venerdì, 29 Marzo 2024
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Prima regola: Molla lo scivolo!

Contro l'indifferenza e l'inciviltà nasce la campagna #mollaloscivolo, per sensibilizzare sull'accessibilità in città e prevenire l'ostruzione di varchi e scivoli

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Andrea Mucci ha 20 anni e risiede a Firenze, nel Quartiere 2. Già nel 2012, giovanissimo, comincia a impegnarsi attivamente per sensibilizzare i suoi concittadini sul tema della mobilità delle persone in sedia a rotelle, un problema che lui stesso si trova a dover affrontare quotidianamente. Nel 2016 lancia la campagna Molla lo scivolo con un hashtag (#mollaloscivolo) che in breve comincia a girare sui social, entra nelle scuole e raggiunge giornali, tv e istituzioni. La campagna intende richiamare l’attenzione di cittadini e istituzioni sull’importanza di non creare nuove barriere ostruendo i varchi e gli scivoli.

Oltre a quelle architettoniche già presenti in abbondanza, ci sono infatti altre barriere create dall’inciviltà dei cittadini: dalle macchine parcheggiate sui marciapiedi alle biciclette legate male. “L’accessibilità riguarda tutti noi – spiega Andrea Mucci – e potenzialmente potrebbe interessarci nel corso della vita. La finalità della mia iniziativa è quella di far comprendere a tanti concittadini di quanti muri si creano con l’indifferenza e l’ignoranza e quanto poco basterebbe per evitarlo. Anche solo parcheggiando correttamente o rinunciando a occupare un posto riservato a chi ha difficoltà. Perché l’accessibilità non è un regalo ai più “svantaggiati” ma la condizione necessaria della civiltà giuridica”.

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Insieme alla campagna “Molla lo scivolo” è nato anche un blog, dove Andrea riceve segnalazioni dai cittadini su criticità, mancanza di scivoli, barriere architettoniche. È lui stesso, poi, a sottoporli all’esame dell’amministrazione per poter attivare pronte soluzioni. Mucci è stato il promotore di alcune passeggiate nel quartiere insieme ai rappresentanti delle istituzioni, organizzate per far accorgere di quanto siano numerose le barriere architettoniche e quanto frequenti i comportamenti incivili delle persone. A marzo, ad esempio, ha organizzato la “Scarrozzata”, un percorso attraverso il suo quartiere in cui tutti hanno potuto provare cosa significa muoversi in sedia a rotelle, sperimentando tutte le difficoltà e le barriere architettoniche che sono ogni giorno sotto i nostri occhi e di cui spesso non ci accorgiamo. 

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