venerdì, 29 Marzo 2024
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Novoli: il quartiere è un bene comune

L'intervista a Piero Osti, presidente dell'associazione Novoli Bene Comune, nata tra i residenti del Quartiere 5 per collaborare insieme allo sviluppo della città

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Si chiama “Novoli Bene Comune” ed è l’associazione nata dall’impegno di un gruppo di cittadini che a Novoli vivono e lavorano, uniti dalla volontà di conoscere e far conoscere il loro quartiere per renderlo più vivibile. “Per una comunità è importante condividere e tutelare le cose comuni”, spiega Piero Osti, presidente dell’associazione. “Chi ha coscienza e conoscenza del posto in cui vive avrà anche maggiore attenzione verso il territorio. Per questo motivo ci siamo riuniti in un’associazione che ha come primo obiettivo quello di rendere i cittadini consapevoli delle cose comuni per migliorarle insieme”. Il gruppo è attivo dal dicembre 2017, si riunisce mensilmente in assemblea in vari luoghi del quartiere – biblioteca Buonarroti, Galleria Frittelli, circoli Arci Novoli e Rigacci, Circolo Scherma Raggetti, chiese Santa Maria a Novoli e San Donato in Polverosa – e si è costituito ufficialmente come associazione a inizio 2019, ponendosi fin da subito come interlocutore propositivo verso l’amministrazione comunale.

Le attività di Novoli Bene Comune

“Non siamo un comitato ma un’associazione, e come tale il confronto con le istituzioni è fondamentale. Sottoponiamo alla giunta le nostre proposte e i dati che raccogliamo grazie alla collaborazione con il Dipartimento di architettura dell’Università di Firenze e con il Centro Unesco, per mappare il nostro territorio e individuarne caratteristiche e necessità”. Uno degli aspetti su cui si è maggiormente concentrata l’associazione è l’assetto urbanistico di Novoli. Un’area periferica che nei decenni scorsi si è sviluppata in modo disorganico e che è al centro di una profonda trasformazione, tanto che qui oggi hanno sede alcune delle principali funzioni urbane.

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“Abbiamo iniziato a creare una memoria storica di quartiere raccogliendo testimonianze e raccontando come è nata Novoli”, spiega Osti. “In secondo luogo – prosegue – ci siamo concentrati sul patrimonio architettonico, dalle tre splendide chiese San Donato in Polverosa, Santa Maria a Novoli e San Cristofano in via Allori fino alla genesi e agli sviluppi di una testimonianza unica di archeologia industriale come l’ex area Fiat, a cui abbiamo dedicato una serie di convegni”.

Novoli Bene Comune

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Le proposte dell’associazione

“Ad oggi abbiamo elaborato una serie di proposte concrete, presentandole all’amministrazione: mercato aperto e funzionale in via Giardini della Bizzaria, nuovo giardino di fronte alla sede CRF – Intesa Sanpaolo in viale Guidoni, riqualificazione delle cosiddette ‘strade orfane’, strade private ad uso pubblico nate dalla speculazione edilizia dagli anni Sessanta ai Novanta del secolo scorso e oggi in stato di degrado”. La presenza dell’associazione Novoli Bene Comune è un segnale positivo e propositivo di una società civile che vuole partecipare e collaborare attivamente allo sviluppo della città. “Conoscere, condividere e riflettere insieme è il modo migliore per individuare i bisogni del nostro territorio, di cui ci consideriamo soci di maggioranza, perché la città è e deve essere dei cittadini”, conclude Piero Osti: “Siamo la porta di Firenze, la città più bella del mondo. Quello che vogliamo è rendere e mantenere Novoli accogliente e vivibile come si fa per il centro storico”. 

Guarda il video dell’incontro di Novoli Bene Comune con l’assessore Giorgetti

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