giovedì, 25 Aprile 2024
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A Firenze 25 nuove pietre d’inciampo, in ricordo delle vittime della Shoah

Tutti i luoghi dove saranno apposte. Le targhe in ottone sono realizzate dall'artista tedesco Gunter Demnig

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A Firenze 25 pietre d’inciampo, tra oggi e giovedì, per ricordare le vittime delle deportazioni naziste e fasciste nei luoghi dove vissero. Le targhe in ottone sono realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig: sono incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima.

Dove si trovano le 25 nuove pietre d’inciampo

Il programma di oggi è iniziato in via delle Oche 11 con la posa della pietra in ricordo di Diodato Gastone Sadun. Tra gli appuntamenti quelli in via degli Speziali 3 (la pietra dedicata a Angela Todesco Benedetto), piazza Santo Spirito 9 (per commemorare Rudolf Levy), in via Mannelli 25 (Archimede Piani), via Capo di Mondo 50 (in ricordo di Oliviero Della Torre, Anna Lina Fiano, Massimo Della Torre, Manlio Della Torre), via Manin 3 (Annetta Disegni Vogelmann e Sissel Vogelmann). Ultimi due appuntamenti della giornata in via Masaccio 76 (in ricordo di Gina Cave Bondì, Elena Segré, Giulio Segré, Lidia Segré) e in via Duprè 51 (Leone Camerino).

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Giovedì 20 gennaio sono in programma sei cerimonie in altrettanti luoghi della città. Si inizia alle 9.30 in via Giampaolo Orsini 51 con la pietra dedicata a Bruno Baldini; alle 10.30 sarà la volta della pietra di Corso Italia 19 (in memoria di Gastone Volterra); alle 11.30 appuntamento in via Fratelli Rosselli 78 (saranno ricordati Alberto Guetta e Pierluigi Guetta) e alle 12.30 in via Alamanni 9 (Piero Viterbo). Alle 14 saranno sistemate le pietre in piazza Vieusseux (dedicate a Enrico Castelli e Olga Renata Castelli) e alle 15 ultima cerimonia in via Trieste 20 (Elena Calò e Ernesto Calò).

L’iniziativa

L’iniziativa fa parte del progetto voluto dalla Comunità ebraica di Firenze e dal Comune e varato nel 2019. In questi giorni saranno presenti i familiari delle vittime, i rappresentanti di Aned, Anni e Museo della Deportazione di Prato. A livello politico prenderanno parte alle varie cerimonie l’assessore comunale alla cultura della memoria e toponomastica Alessandro Martini e l’assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini.

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