venerdì, 29 Marzo 2024
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Chi era Adolfo Natalini, l’architetto morto a Firenze

Era uno dei principali esponenti dell’architettura italiana del secolo scorso, tra i fondatori del Superstudio di Firenze

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È  morto a Firenze all’età di 78 anni Adolfo Natalini, l’architetto pioniere dell’architettura radicale e uno dei padri del “Superstudio”, insieme  a Cristiano Toraldo di Francia, anche lui recentemente scomparso. Ecco chi era Natalini, considerato uno dei principali esponenti dell’architettura italiana del secolo scorso.

Natalini e il Superstudio

Nato a Pistoia nel 1941, Adolfo Natalini ha compiuto i suoi studi universitari a Firenze: qui si è laureato nel 1966 e qui, sempre nello stesso anno, ha fondato il Superstudio, un gruppo d’avanguardia creato con altri giovani architetti. Facevano parte della squadra Cristiano Toraldo di Francia, Roberto e Alessandro Magris, Gianpiero Frassinelli e Alessandro Poli. Il loro lavoro ha gettato le base per quella che fu ribattezzata “architettura radicale”.

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Nel 1979 Adolfo Natalini ha dato il via alla sua attività autonoma e nel 1991 insieme a Fabrizio Natalini ha creato lo studio “Natalini Architetti”. Molti i suoi lavori e i suoi progetti in Italia e in Europa, come ad esempio quelli per R”merberg a Francoforte e per il Muro del Pianto a Gerusalemme, la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile di Zola Predosa, la casa in Saalgasse a Francoforte.

I progetti di Adolfo Natalini a Firenze: dal museo del Duomo ai Gigli

Tra le tante opere, anche quelle realizzate a Firenze. Nel 1987 ha ammodernato il Teatro della Compagnia, tra il 1991 e il 1995 ha curato la ristrutturazione del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure e la realizzazione del polo universitario di Novoli. Della Natalini architetti è anche il progetto architettonico del centro commerciale “I Gigli” a Campi Bisenzio e il nuovo allestimento del Grande Museo del Duomo di Firenze, inaugurato nel 2015.

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