giovedì, 28 Marzo 2024
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Bimbo caduto dal terrazzo, ok l’espianto multiorgano

E' andato tutto bene all'ospedale pediatrico Meyer, dove ieri si è vissuta una giornata frenetica e convulsa per il multiespianto sul piccolo empolese di tre anni tragicamente deceduto dopo essere caduto dal terrazzo di casa.

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E’ andato tutto bene all’ospedale pediatrico Meyer, dove ieri si è vissuta una giornata frenetica e convulsa per il multiespianto sul piccolo empolese di tre anni tragicamente deceduto dopo essere caduto dal terrazzo di casa.

IL PENSIERO. Ad annunciarlo è il Nucleo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti, partner logistico in ogni evento di trapianto organi in Toscana. Che rivolge un pensiero “a questi genitori speciali che in un momento così tragico in cui hanno perso il loro bimbo hanno dato la vita a molti altri bimbi d’Italia che hanno beneficiato della loro estrema generosità”.

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GIORNATA INTENSA. L’intensa giornata di ieri ha acceso ancora una volta i riflettori sulle eccellenze toscane in sanità: si è messa subito in moto la macchina organizzativa capitanata, come sempre in questi casi, dal Nucleo Operativo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti.
L’intervento d’espianto multiorgano sul piccolo empolese è iniziato intorno alla mezzanotte e quaranta di mercoledì notte, con la consegna dei campioni per tipizzazione, ovvero le prove di compatibilità necessarie fra donatore e ricevente. A seguito di questo esito sono stati individuati un ricevente per il cuore a Bergamo, per un rene a Genova e per l’altro a Padova.

GLI INTERVENTI. Ieri mattina all’alba, poi, sono iniziate le operazioni di prelievo coordinate con il Centro Regionale Allocazione organi e la direzione sanitaria del Mayer. Il prelievo è proseguito tutta la mattina e intorno a mezzogiorno il cuore è partito verso Bergamo. Durante il prelievo dei reni è stato valutato idoneo anche il fegato e quindi il Centro Allocazione Regionale Organi ha subito individuato un ricevente a Torino e ha chiesto di organizzare anche quel trasporto. Si è reso quindi necessario immediatamente organizzare anche questo intervento, dirottando immediatamente un altro mezzo speciale attrezzato per far fronte anche a quest’imprevista necessità. Il fegato è stato finito di prelevare poco dopo le 13, e subito è partito alla volta del capoluogo piemontese dove un bimbo aspettava quest’inattesa sorpresa.

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OPERAZIONI. Le operazioni si sono concluse alle 13,30 dopo oltre 12 ore di sala operatoria, quando anche i reni sono partiti per le rispettive destinazioni. Negli stessi frangenti a complicare una giornata complessa, al Nucleo è stato chiesto anche di recarsi urgentemente a Roma a prelevare un chirurgo del centro trapianti di Pisa atteso per eseguire un intervento urgentissimo. “Anche questa volta – commenta il Nucleo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti – è andato tutto bene grazie alla generosità di due genitori a cui ci stringiamo in questo momento ringraziandoli per la loro generosità e all’efficiente macchina organizzativa della sanità toscana”.

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