L’attenzione è alta a livello mondiale, e anche l’Italia e Firenze non fanno eccezione.
QUESTIONE SICUREZZA. Dopo l’uccisione di Osama Bin Laden e il timore di vendette da parte di gruppi di estremisti, la questione sicurezza è tornata di grande attualità. Nel mondo, infatti, a cominciare proprio dagli Stati Uniti, è alto l’allarme terrorismo, dopo l’uccisione dell’uomo più ricercato del mondo, quell’Osama Bin Laden che l’11 settembre 2001 aveva sconvolto il mondo con l’attacco alle Torri Gemelle.
REAZIONI. E ora, se da una parte in molto festeggiano per la fine di una minaccia e dell’uomo che la incarnava, dall’altra si guarda con preoccupazione a quelle che potrebbero essere le reazioni degli estremisti. Così, anche in Italia – seppur non si può parlare di allarme terrorismo – l’attenzione è senz’altro alta.
A FIRENZE. E a Firenze? Le misure di sorveglianza sugli obiettivi considerati “sensibili”, nella città del giglio, erano già state rafforzate in seguito all’attacco alla Libia. E adesso – fanno sapere dalla Prefettura – queste misure sono confermate. Nessun rafforzamento delle misure di sicurezza rispetto alle decisioni già prese pochissimo tempo fa, insomma, ma lo stesso “modus” confermato con l’attenzione che resta alta e le recenti misure ancora in atto.
OBIETTIVI SENSIBILI. Attenzione che si concentra appunto soprattutto sugli obiettivi ritenuti “sensibili”, ovvero quelli più a rischio terrorismo: a Firenze sotto la lente sono finiti soprattutto il consolato americano e la sinagoga.
Ucciso Bin Laden. Rossi: “Ora guerra alla povertà”. L’Imam: “Aprire nuova pagina”