Il bonus 200 euro, il contributo una tantum introdotto dal governo, spetta anche ai lavoratori autonomi (con e senza partita Iva), ai cococo (chi ha un contrattato di collaborazione coordinata e continuativa) e ai professionisti iscritti alle casse private: per molte di queste categorie un decreto attuativo dovrà stabilire come richiederlo. Si tratta di una misura straordinaria introdotta dal cosiddetto “Decreti legge aiuti” per fare fronte al carovita.
Bonus 200 euro per chi ha un contratto cococo: come fare la domanda online all’Inps
Il bonus da 200 euro spetta anche a chi ha un contratto cococo (collaborazione continuata e continuativa) ed è iscritto alla Gestione separata Inps: si deve fare domanda online all’istituto pensionistico. Ecco i requisiti da rispettare:
- collaborazione attiva al 18 maggio 2022
- reddito annuale personale lordo non superiore a 35.000 euro durante l’anno scorso
- aver versato almeno un contributo mensile nel 2021
- non aver percepito già l’indennità una tantum perché dipendenti, pensionati o percettori del reddito di cittadinanza
Chi ha un contratto cococo deve fare domanda del bonus da 200 euro collegandosi al portale dell’Inps e selezionando il servizio “Punto di accesso alle prestazioni non pensionistiche”. In alternativa è possibile rivolgersi ai patronati oppure telefonare al call center dell’Inps (803164 gratis da rete fissa, 06 164164 da rete mobile, a pagamento) con il PIN telefonico temporaneo da ottenere nell’area riservata web “My Inps”. La scadenza per presentare richiesta è fissata al 31 ottobre 2022 e l’indennità sarà pagata a partire dal mese di ottobre. Discorso diverso per i cococo e i professionisti che fanno capo a casse pensionistiche private/di categoria e per gli autonomi con partita Iva.
Bonus 200 euro spetta anche a lavoratori autonomi con partita Iva e ai professionisti delle casse private
Chiariamo subito che la procedura cambia per i lavoratori autonomi con o senza partita Iva: i secondi, che versano i contributi all’Inps, possono fare domanda del bonus da 200 euro online sul sito dell’Inps; anche i primi dovranno richiederlo ma con modalità diverse. Per quanto riguarda infatti il bonus per gli autonomi con partita Iva iscritti all’Inps, i cococo e i professionisti iscritti a casse pensionistiche private, il Decreto aiuti ha istituito un Fondo speciale da 500 milioni di euro per l’anno 2022, che coprirà l’erogazione dell’indennità una tantum per queste tipologie di lavoratori: nel provvedimento però non è specificato se il contributo ammonterà a 200 euro o se la somma sarà ridotta.
La strada scelta dall’esecutivo è quindi analoga a quella intrapresa per i vari sussidi per l’emergenza Covid. Anche in questo caso andrà fatta domanda entro il 31 ottobre 2022. Per ottenere il contributo non bisognerà aver già goduto del sostegno perché dipendenti, pensionati o perché beneficiari del reddito di cittadinanza. Intanto nel decreto aiuti bis potrebbe trovare spazio l’estensione del bonus 200 euro a chi è stato finora escluso.
Il decreto attuativo per i lavoratori autonomi, partite Iva, cococo e professionisti di casse private
A stabilire i requisiti del bonus e le modalità con cui richiederlo da parte dei lavoratori autonomi con partita Iva, liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi delle casse “private” deve però essere un decreto attuativo del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle finanze.
Il provvedimento, ha fatto sapere il governo, è “in avanzato fase di predisposizione”, ma al momento tarda ad arrivare. Ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti con partita Iva delle casse private il pagamento dell’indennità non avverrà a luglio, come succedere invece per i dipendenti, ma l’una tantum sarà versata a partire dal mese di ottobre. Qui la nostra guida sul bonus da 200 euro, con in dettaglio chi deve fare domanda e chi no.