giovedì, 28 Marzo 2024
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Come funzionano i buoni spesa del Comune di Firenze e come averli

In arrivo oltre 2 milioni di euro: previsti voucher e pacchi alimentari. Ecco le procedure per fare richiesta

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Un aiuto economico a tutte le famiglie che sono in difficoltà e non riescono a comprare cibo e beni di prima necessità. Anche a Firenze arrivano i buoni spesa finanziati dal governo, a seguito dell’emergenza coronavirus: come funzionano, come fare domanda e come averli dal Comune? Ecco le informazioni utili.

Solo per la città di Firenze sono stati stanziati oltre 2 milioni di euro. Ai buoni spesa si affiancano i pacchi alimentari, che le associazioni di volontariato come Caritas e Banco alimentare stanno distribuendo da inizio aprile alle famiglie nelle situazioni economiche più gravi, quella “fascia grigia” costituita da persone che vivevano di lavori saltuari o irregolari.

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Aggiornamento: in arrivo un nuovo bonus spesa a novembre 2020, con la seconda tranche di buoni

Da quando

Da lunedì 6 aprile è possibile fare richiesta dei buoni spesa: la consegna dei voucher cartacei inizierà da mercoledì 8 aprile presso le sedi dei Quartieri e alla direzione servizi sociali del Comune di Firenze, ma solo su appuntamento. Vietato quindi presentarsi agli sportelli senza aver ricevuto la mail in cui viene specificato giorno e ora della consegna: questo per evitare assembramenti e affollamenti.

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Non c’è un click day” per fare domanda online dei buoni spesa, chiarisce il Comune di Firenze: non c’è scadenza per le richieste e non serve intasare i servizi web o i numeri messi a disposizione da Palazzo Vecchio. Solo nelle prime 24 ore dall’attivazione del servizio sono arrivate oltre 3mila domande.

Buoni spesa a Firenze, a chi spettano: gratis per chi?

Il Comune di Firenze aiuta le fasce della popolazione più sofferenti, in questo momento, a cui saranno destinati (gratis) i buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari. I voucher vanno a chi già viveva in condizioni di difficoltà ed è seguito dai servizi sociali, ma anche ai nuovi poveri, che da un giorno all’altro hanno perso il lavoro e si sono trovati senza una fonte di reddito.

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Ecco, in particolare, a chi spettano i buoni spesa del Comune di Firenze:

  • Cittadini che dallo scorso mese di febbraio hanno perso il lavoro (licenziamenti, chi aveva un contratto a tempo determinato non rinnovato, badanti il cui impiego è stato interrotto)
  • Le persone in cassa integrazione (o altre prestazioni economiche simili come il Fondo d’integrazione salariale), quelle che hanno assistito a una forte contrazione del reddito e che hanno anche a carico altri familiari
  • Le partite Iva e i titolari delle aziende che hanno chiuso o hanno ridotto drasticamente il loro volume d’affari e che rientrano nell’elenco dei codici Ateco stabiliti dai vari decreti
  • Lavoratori intermittenti con contratti attivi ma che a seguito dell’emergenza coronavirus hanno visto diminuire di punto in bianco le chiamate

I requisiti per avere i buoni spesa sono quelli di essere residenti nel Comune di Firenze e di avere un patrimonio mobiliare (conti correnti, titoli bancari, ecc) che non superi la soglia dei 12 mila euro.

Coronavirus, come funzionano i buoni spesa a Firenze

Per quanto riguarda le persone in difficoltà per l’emergenza coronavirus, a ogni nucleo familiare possono andare buoni spesa da un minimo di 150 euro, per i nuclei monoparenttali, a oltre 500 euro per le famiglie più numerose. La cifra varia infatti in base al numero di figli e disabili non autosufficienti. Ogni voucher cataceo ha un valore di 10 euro e può essere usato nei negozi alimentari convenzionati, come piccole botteghe o supermercati. Con i buoni spesa del Comune di Firenze si potranno comprare solo beni di prima necessità, quindi alcolici e superalcolici sono esclusi. In più alcune catene della grande distribuzione hanno previsto un ulteriore sconto sulla spesa se si utilizzano i buoni.

Per i cosiddetti “invisibili”, che vivevano di lavori saltuari o di occupazioni irregolari e che adesso si trovano una situazione difficile, e per i cittadini che erano in gravi difficoltà economiche anche prima del coronavirus è previsto invece il pacco spesa, contenente beni alimentari vari, consegnato dalle associazioni di volontariato che già sono impegnate su questo fronte, come Caritas e Banco alimentare.

Buoni spesa a Firenze, come averli e come fare domanda

È stata realizzata una piattaforma digitale dedicata al sostegno alimentare. Ecco come funzionano le procedure: per avere i buoni spesa è possibile fare domanda online sul sito del Comune di Firenze o collegandosi all’indirizzo www.firenzebuonispesa.it (attivo 24 ore su 24), accedendo con credenziali Spid (il servizio di identità pubblico valido per tutti i portali istituzionali) oppure con carta d’identità elettronica e tessera sanitaria. Il ritiro potrà poi avvenire solo su appuntamento.

Per chi ha Spid, una volta conclusa la richiesta, gli uffici controlleranno i dati e invieranno una mail di risposta all’utente con il numero di buoni spesa di cui si ha diritto e il link per prenotare online l’appuntamento per il ritiro dei buoni spesa presso i due sportelli attivi in ogni Quartiere.

Chi invece non ha le credenziali digitali può compilare il modulo online e dopo i controlli, riceverà dal Comune di Firenze una mail di conferma con specificato il numero di buoni spesa assegnati e il link all’agenda web tramite cui prenotare il ritiro, che in questo caso potrà avvenire solo ai 6 sportelli attivati presso la Direzione Servizi sociali in viale de Amicis 21 (zona San Salvi – Campo di Marte).

Per informazioni è possibile chiamare il call center #iorestoacasa 0553282200, attivato a seguito dell’emergenza coronavirus (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00), oppure il Segretariato sociale del Comune di Firenze al numero 800508286.

Foto di apertura: Agenzia Fotografica Italiana

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