venerdì, 19 Aprile 2024
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Calcioscommesse, chiesti 15 mesi per Conte. La rabbia della Juventus

Il procuratore Palazzi ha chiesto un anno e tre mesi di squalifica per l'ex allenatore del Siena. Non si fa attendere la reazione del suo attuale club, la Juventus: ''Totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo''.

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La mazzata per Conte alla fine è arrivata: dopo il respingimento del patteggiamento di ieri, il procuratore Palazzi ha chiesto 15 mesi di squalifica per l’allenatore della Juventus, sulla panchina del Siena ai tempi dei fatti contestati. Un anno e tre mesi di stop, insomma.

LA RICHIESTA. Una richiesta arrivata dopo la scelta di non patteggiare una seconda volta. Una richiesta che ha scatenato l’immediata replica, sul sito della Juventus, di Andrea Agnelli: “Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale. Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato”.

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AGNELLI. “La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato e sottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera. Rilevo nuovamente – continua la nota firmata da Agnelli – l’incapacità di interpretare le moderne esigenze del professionismo di alto livello. Anche avendo scelto, contro ogni istinto di giustizia e con una logica di puro compromesso, la strada del patteggiamento per poter limitare i danni di una giustizia sportiva vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità. La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio. Sarà una stagione complessa ed impegnativa, ma la concentrazione sulle prestazioni in campo della Squadra da parte di tutto il nostro ambiente rimane alta con l’obiettivo di confermarci vincenti a maggio 2013”.

Cosa era successo: Siena penalizzato di 6 punti. Grande attesa per Conte Conte, la Commissione Disciplinare ”boccia” il patteggiamento Calcioscommesse, è l’ora del processo: tutti gli occhi su Antonio Conte

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