venerdì, 29 Marzo 2024
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Ogni quanto cambiano i colori delle regioni: quando si decide la zona

Permanenza più lunga in zona arancione e rossa, mentre la gialla può essere "corta": quando cambiano i colori delle regioni italiane, ogni quanto si decide la zona e quali sono i parametri di rischio

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Un’Italia divisa tra zona gialla, arancione e rossa. Ma ogni quanto cambiano i colori delle regioni e quando si decide il cambio di zona? La mappa viene stabilita ogni settimana, quando l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fa il punto sull’andamento dell’epidemia e il Ministro della Salute Roberto Speranza firma l’ordinanza sul “semaforo Covid”, ma non tutti i colori delle regioni cambiano ogni 7 giorni: dipende infatti dalla situazione di rischio di ogni zona. Il nuovo decreto legge riaperture, in vigore fino al 31 luglio 2021, ha rinnovato le regole dell’ultimo Dpcm sulla permanenza minima nelle fasce di rischio maggiori, come la zona arancione e rossa. Facciamo il punto su quando cambiano i colori delle regioni d’Italia.

Ogni quanto cambiano colore le regioni italiane e quando si decide il cambio di zona

Il calendario che scandisce il cambio di colore delle regioni italiane è ormai rodato: ogni venerdì nel primo pomeriggio arriva l’aggiornamento del monitoraggio settimanale dell’Istituto di Sanità che prende in considerazione 21 parametri diversi, tra cui anche l’indice Rt (che misure la trasmissibilità del virus) e l’incidenza dei contagi ogni 100.000 abitanti; sempre venerdì pomeriggio il Ministero della Salute decide quali regioni cambiano zona e colore; nella stessa giornata il ministro Roberto Speranza firma l’ordinanza con la “mappa” dei nuovi colori.

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Con l’arrivo del governo Draghi, l’entrata in vigore dei cambi di colore, da una zona di rischio minore a una fascia di allerta maggiore (ad esempio dalla zona arancione a quella rossa), è fissata il lunedì successivo all’ordinanza. In sostanza ogni venerdì vengono decisi i colori delle regioni e chi va in zona bianca, gialla, arancione e rossa dalla settimana successiva, mentre il cambio di colore scatta quando entra in vigore l’ordinanza. Discorso diverso per le zone rosse locali, che riguardano singoli comuni o singole province che vanno in lockdown. Queste vengono decise anche durante la settimana dai sindaci e dai governatori delle Regioni d’intesa con in governo.

Ogni quanto cambiano i colori delle regioni: fino a quando dura la zona rossa e quella arancione

Il decreto Draghi del 22 aprile 2021 ha confermato solo in parte le regole del Dpcm di marzo per la zona rossa. Nel caso di una retrocessione per un indice Rt uguale o superiore a 1,25, la permanenza minima di una regione in zona rossa e arancione è di almeno 15 giorni: ciò vuol dire che chi finisce nella fascia di rischio maggiore deve rimanerci per almeno due settimane. Il cambio di colore entra in vigore dal lunedì e se per due settimane i dati dei contagi restano sotto controllo, la promozione nella zona di rischio inferiore avviene dal terzo martedì successivo all’ordinanza.

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Discorso diverso invece per le regioni che diventano zona rossa per aver “sforato” il limite di 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti: in questo caso il nuovo decreto non dice ogni quanto cambiano i colori. Dunque è possibile essere promossi da zona rossa ad arancione anche dopo una settimana.

Il prossimo cambio dei colori Covid: fino a quando dura la zona gialla

Per quanto riguarda la zona gialla e quella bianca il decreto non prevede un periodo minimo di permanenza in zona gialla: basta una settimana di dati in peggioramento per finire nei successivi 15 giorni in arancione o addirittura in zona rossa se la situazione è gravemente peggiorata.

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Fino a quando dura la zona gialla? Ecco i parametri che entrano in gioco:

  • con un’incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per 3 settimane consecutive si è in zona bianca
  • con un indice Rt sotto 1 si è in zona gialla
  • con un indice Rt superiore o uguale a 1 le regioni cambiano colore e passano in automatico dalla zona gialla a quella arancione e qui devono rimanere per almeno 15 giorni
  • con un indice Rt superiore a 1,25 c’è la retrocessione automatica in zona rossa e qui si deve restare per almeno 15 giorni
  • con un’incidenza dei casi superiore a 250 positivi ogni 100.000 abitanti le regioni vanno in automatico in zona rossa dal lunedì successivo. In questo caso la zona rossa può durare anche solo 1 settimana

Le norme non escludono, nel caso di una situazione dei contagi in netto aggravamento, un passaggio diretto da zona bianca (o gialla) a rossa.

La promozione in una zona con un rischio minore: quando si può tornare in gialla

Il cambio di colore delle regioni deve essere graduale: quando finisce la zona rossa si viene promossi in zona arancione, ma non è possibile saltare direttamente in gialla. Ecco quindi ogni quanto le regioni cambiano colore, con la spiegazione sintetica del meccanismo dei colori e delle zone Covid:

  • Le regioni in zona bianca e gialla rischiano la retrocessione ogni 7 giorni, se i dati sono in peggioramento (Rt uguale o superiore a 1).
  • se nelle regioni in zona arancione i dati peggiorano (Rt uguale o superiore a 1,25 o un incidenza di 250 casi ogni 100.000 abitanti) si finisce automaticamente in zona rossa dal lunedì successivo. Per tornare in zona gialla servono dati in miglioramento per 2 settimane consecutive
  • con dati in costante miglioramento, il cambio di colore da zona rossa ad arancione avviene dopo almeno 15 giorni se le restrizioni sono state decise per le regioni a seguito di un Rt uguale o superiore a 1,25. Se si è finiti in zona rossa per l’incidenza dei casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti, la promozione in arancione può avvenire anche dopo una settimana.

Tutto questo al netto di eventuali ricorsi delle Regioni o errori nella comunicazione dei dati sui contagi alla cabina di regia.

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