venerdì, 29 Marzo 2024
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Carabinieri aggrediti: in carcere i tre minorenni, gravi lesioni per un militare

E' il risultato della Tac eseguita su uno dei due militari aggrediti nel grossetano da quattro giovani lunedì mattina. In miglioramento le condizioni del secondo carabinieri.

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”Gravi lesioni cerebrali”: è questo il risultato della Tac eseguita sul più grave dei due carabinieri aggrediti nel grossetano lunedì mattina da quattro giovani (di cui tre minorenni) che tornavano da un rave party.

LA TAC. I due carabinieri sono ricoverati al Policlinico di Siena. Ed è proprio qui che è stata eseguita la Tac su Antonio Santarelli: tac che ha confermato le gravi lesioni subite dal militare dell’arma.

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MIGLIORA L’ALTRO CARABINIERE. Per lui la prognosi resta riservata. In “progressivo miglioramento”, invece, le condizioni dell’altro carabinieri aggredito.

IN CARCERE. Per l’aggressione, i quattro giovani coinvolti nella vicenda sono accusati di tentato omicidio. L’unico maggiorenne del gruppo, che si trova in carcere, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha chiesto informazioni sulle condizioni di salute dei militari. L’accusa per lui è concorso in duplice tentato omicidio, concorso in rapina, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.

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I TRE MINORENNI. Restano dietro le sbarre anche i tre minorenni: il gip presso il Tribunale dei minori ha convalidato l’arresto, dopo gli interrogatori che si sono svolti nel centro di prima accoglienza di Firenze. Devono rispondere di tentato omicidio e rapina aggravata. Tutti e tre avrebbero incolpato dell’aggressione l’unico maggiorenne del gruppo.

I GENITORI DELLA MINORENNE. Sulla vicenda sono intervenuti anche i genitori della ragazza minorenne che faceva parte del gruppo di giovani. Tramite un comunicato diffuso dai loro legali hanno espresso “incredulità e e immenso dolore”. “Il nostro primo e unico pensiero – spiegano nella nota i genitori e la sorella della ragazza – in questo momento va ai due militari feriti, con gli auguri veri e sinceri di pronta e totale guarigione. Il nostro affetto e la nostra solidarietà anche alle loro famiglie ed a tutti i carabinieri”.

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LE POLEMICHE. La vicenda ha fatto riaprire la discussione sui rave party. Quello a cui hanno partecipato i quattro giovani responsabili della brutale aggressione non era stato autorizzato, ha fatto sapere il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni. Secondo quanto reso noto non era possibile intervenire perché si trattava di una festa privata. Sull’episodio è intervenuto anche il presidente della Regione Enrico Rossi che ha chiesto una legge in materia.

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