giovedì, 18 Aprile 2024
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”Caro estinto”, sospesi dalla Asl 11 i due dipendenti indagati

Nei confronti dei due dipendenti ''è stata applicata la sospensione cautelativa dal servizio e avviati provvedimenti disciplinari'': lo fa sapere la stessa Asl. Tutto era partito da un'operazione della guardia di finanza, che aveva portato alla luce una sorta di ''mercato'' delle onoranze funebri, che escludeva dal lavoro chi non ne faceva parte.

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“Caro estinto”, la Asl 11 sospende dal servizio i due dipendenti indagati.

L’INDAGINE. La Asl di Empoli interviene in merito all’indagine sui servizi obitoriali a seguito della perquisizione effettuata dalla Guardia di Finanza nei locali dell’ospedale “San Giuseppe” nella mattinata del 12 aprile scorso. L’azienda – spiega una nota – “ha avuto notizia degli sviluppi della stessa indagine dai giornali del 13 aprile, in cui si riportavano le risultanze dell’attività investigativa svolta. Successivamente ha avuto modo di venire a conoscenza, attraverso gli atti, del coinvolgimento di alcuni suoi operatori”.

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DIPENDENTI SOSPESI. Dagli elementi raccolti – continua la Asl – nonostante siano attive presso l’azienda misure finalizzate ad evitare atteggiamenti scorretti degli operatori e a favorire la trasparenza nelle scelte dei familiari, sono emersi comportamenti censurabili. Pertanto – prosegue la nota – nei confronti dei due dipendenti della stessa Asl 11 è stata applicata la sospensione cautelativa dal servizio e avviati provvedimenti disciplinari.

“PROFONDA AMAREZZA”. “Quanto sino ad ora emerso lascia una profonda amarezza nella direzione aziendale e nei professionisti  dell’Asl 11 che ogni giorno sono impegnati nell’assistenza e nella cura della persona con  serietà e correttezza”, si conlude il comunicato dell’azienda.

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PERQUISIZIONI. Quello che era emerso dall’indagine della Gdf era una sorta di “mercato” delle onoranze funebri, che in pratica escludeva dal lavoro chi non ne faceva parte e che aveva portato alla perquisizione di quattro imprese e due dipendenti pubblici. Le perquisizioni domiciliari erano avvenute nei comuni di Empoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Fucecchio, San Gimignano, Castelfranco di Sotto, Scandicci, Pontedera, San Miniato, nei confronti di sei soggetti indagati dalla Procura della Repubblica di Firenze, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio e l’abuso d’ufficio. Le indagini, svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Empoli, hanno visto il coinvolgimento di persone impiegate presso l’obitorio della Asl 11 empolese ed  imprese di onoranze funebri.

IL MECCANISMO. Secondo quanto reso noto dalla guardia di finanza, gli addetti all’obitorio indirizzavano i congiunti dei defunti verso specifici imprenditori del settore, ricevendo in cambio gratificazioni in denaro e regali vari. Alle altre società esterne al “cartello” – avevano spiegato le fiamme gialle – era impossibile poter lavorare, poiché i congiunti dei defunti erano scoraggiati ad avvalersi delle prestazioni delle imprese concorrenti al sodalizio, che operavano in una sorta di oligopolio. Inoltre – aveva concluso la Gdf – a uno degli addetti alla camera mortuaria era offerta la possibilità di prendere parte alle operazioni di vestizione e trasporto della salma previo il pagamento di denaro (50 euro a servizio).

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La “truffa” dell’obitorio e delle pompe funebri

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