Blitz nella notte e Torre San Niccolò diventa un’immensa installazione(non autorizzata) d’arte: sulle reti di protezione montate per i lavori di restauro del monumento sono state disegnate due grandi figure stilizzate.
SORPESA. Un’opera creata a quattro mani: da una parte Clet, diventato famoso in città per i suoi lavori con i cartelli stradali, e dall’altra un giovane fiorentino che si fa chiamare “Bue 2530”. Le due figure sono state disegnate con della carta velina, applicata sulle reti di protezione.
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L’IDEA. L’installazione raffigura uno dei tipici uomini stilizzati di Clet che solleva un enorme volto, “marchio” di fabbrica invece dell’altro artista, Bue. “E’ un modo per dire che a Firenze esiste anche l’arte contemporanea, nonostante non venga valorizzata– spiega Clet a IlReporter.it – abbiamo scelto Torre San Niccolò, perché ci dava la possibilità di creare qualcosa di scenografico che si vede da buona parte del centro, come ad esempio da Ponte Vecchio”.
Clet, l’artista dei cartelli si racconta
“L’arte, i cartelli e l’uomo comune” – VIDEO