venerdì, 19 Aprile 2024
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Cosa cambia dal 15 dicembre: cosa succede con l’obbligo vaccinale

Terza dose e obbligo vaccinale: cosa cambia e cosa succede dal 15 dicembre 2021 per effetto del decreto super green pass, le regole

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Dopo le nuove regole sul super green pass, in Italia dal 15 dicembre 2021 cambia il quadro normativo per alcuni lavoratori con l’estensione dell’obbligo vaccinale anti-Covid: ecco cosa succede da mercoledì prossimo e per chi scatta l’obbligo.

Green pass, terza dose e obbligo di vaccino: cosa cambia dal 15 dicembre 2021

Per quanto riguarda il green pass non ci sono novità rispetto alle regole scattate lo scorso 6 dicembre, che distinguono tra certificato verde base e super. Dal 15 dicembre l’obbligo vaccinale viene esteso anche alla terza dose per quelle categorie di lavoratori per cui è stata già imposta l’immunizzazione: gli operatori sanitari (medici, infermieri, ecc) e delle Rsa. Inoltre dal 15 dicembre non è più prevista la possibilità di essere impiegati in mansioni diverse se non ci si sottopone al vaccino anti-Covid.

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“La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative dei soggetti obbligati”, si legge nel decreto legge del super green pass, il n° 172/2021. Senza vaccino c’è la sospensione dall’attività e non è previsto il pagamento dello stipendio. A vigilare sull’obbligo vaccinale sono gli ordini professionali.

Obbligo vaccinale: cosa succede dal 15 dicembre per gli altri lavoratori e per i docenti

Dal 15 dicembre 2021 in Italia l’obbligo vaccinale non viene esteso a tutti i lavoratori, ma solo ad alcune specifiche categorie, ecco per chi cambia la normativa: personale amministrativo della sanità; docenti e personale amministrativo della scuola, personale ATA; militari e forze di polizia; personale del soccorso pubblico.

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Per il mondo della scuola, una circolare del Miur ha chiarito che per andare al lavoro bisogna avere concluso il primo ciclo di vaccino (prima e seconda iniezione) ed essere in regola con la terza dose entro il termine di validità del super green pass, che dura fino a 9 mesi dalla seconda dose. Attualmente il sistema sanitario nazionale dà la possibilità di effettuare il richiamo booster già dopo 5 mesi dalla fine del ciclo primario. L’obbligo non riguarda il personale delle mense, delle pulizie e quello “impiegato nelle attività di ampliamento dell’offerta formativa o chi opera a supporto dell’inclusione scolastica”.

Chi è esente

Dal 15 dicembre non cambiano le norme sull’esenzione dall’obbligo vaccinale anti-Covid, chiarisce il decreto legge sul super green pass. La vaccinazione non deve essere fatta “solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale – si legge nel provvedimento – nel rispetto delle circolari del Ministero della salute”.

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