giovedì, 28 Marzo 2024
- Pubblicità -
HomeSezioniCronaca & PoliticaDalla 'gatta buia' alla mostra...

Dalla ‘gatta buia’ alla mostra dell’artigianato / FOTO

'Gatta buia': ecco il nuovo logo simbolo della creatività dei 'sepolti vivi' toscani, che superando le mura del carcere arriva sui banchi della mostra dell'artigianato a Firenze.

-

- Pubblicità -

“Gatta buia”: ecco il nuovo logo simbolo della creatività dei “sepolti vivi” toscani, che superando le mura del carcere arriva sui banchi della mostra dell’artigianato a Firenze.

CREAZIONI. T-shirt con questo logo, realizzate da detenuti livornesi, affollano lo stand. Spiccano poi gli sgargianti colori delle coperte patchwork della produzione sartoriale del carcere di Volterra (Pi). Stupisce la qualità dei prodotti presentati dall’istituto penale minorile di Firenze come le lavorazioni in pelle o le cornici colorate.

- Pubblicità -

SPONSOR. L’iniziativa, promossa e organizzata dal gruppo consiliare “Federazione della Sinistra-Verdi” in Regione Toscana, col patrocinio dell’assessorato regionale al welfare e in collaborazione con l’associazione “Diritti e società”, è stata presentata questa mattina con la partecipazione della capogruppo regionale di FdS-Verdi Monica Sgherri e dell’assessore regionale al welfare Salvatore Allocca.

{phocagallery view=category|categoryid=103|limitstart=0|limitcount=0}

- Pubblicità -

DIRITTO AL LAVORO. “E’ fondamentale per i detenuti imparare un mestiere e raggiungere una certa indipendenza economica”, dichiara il capogruppo Sgherri, sottolineando la funzione rieducativa del lavoro, e continua: “Sempre più detenuti chiedono di poter lavorare, ma i posti sono oggi limitati “. Gli obiettivi per il prossimo futuro sono: garantire a tutti i detenuti l’accesso al lavoro, creare un portale sul web dove poter vendere i prodotti tutto l’anno e far sì che la partecipazione alla mostra ogni anno diventi un impegno fisso.

EMERGENZA CARCERI. A chi chiede conto dell’emergenza del sovraffollamento delle carceri che ha portato allo stato d’agitazione di diversi direttori delle carceri toscane, l’assessore Alloca risponde: “Ciò che serve è una riforma della giustizia che preveda anche pene alternative al carcere per alcuni reati meno gravi. Ad esempio sarebbe importante riuscire a portar fuori dal carcere i tossicodipendenti.” Il pubblico della mostra è rimasto incuriosito dall’iniziativa, ma ancora si attende la nomina del garante regionale dei diritti dei detenuti.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -