giovedì, 28 Marzo 2024
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E’ più sereno lo sguardo del ‘nuovo’ Dante/FOTO

Terminati i lavori di restauro, il marmo della statua di Dante è tornato a campeggiare su Piazza Santa Croce, più luminoso che mai. E il Sommo Poeta sembra anche tornato più sereno.

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Pur con qualche polemica (vedi), la conclusione dei lavori di restauro è stata celebrata stamani, ai piedi dell’imponente monumento, con l’intervento dell’assessore all’Educazione Rosa Maria Di Giorgi, del prefetto Paolo Padoin, del consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri Paolo Peluffo e di Cristina Acidini, soprintendente del Polo Museale fiorentino.

UN RESTAURO COMPLETO. La statua, realizzata a metà Ottocento dallo scultore Enrico Pazzi, è stata sottoposta a un intervento di restauro completo, durato circa due mesi e costato 34 mila euro. I 10 metri di marmo di Carrara hanno subìto diversi trattamenti specifici, dal lavaggio con bicarbonato d’ammonio all’integrazione e alla stuccatura delle fessure, dal consolidamento degli elementi pericolanti all’applicazione di una cera microcristallina come protezione finale della superficie.

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UNITA’ D’ITALIA. L’intervento rientra nel progetto “Il Risorgimento a Firenze – I luoghi della memoria”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Per la stessa occasione sono previsti lavori anche ai monumenti a Bettino Ricasoli, a Daniele Manin, a Manfredo Fanti, a Ubaldino Peruzzi e ai caduti di Mentana.

CELEBRAZIONI DOPPIE. Subito dopo l’inaugurazione del “nuovo” Dante, la direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale Maria Letizia Sebastiani, ha accompagnato la stampa all’apertura della mostra “Dante vittorioso. Il mito di Dante nell’800”, in programma da oggi fino al 31 luglio (ingresso gratuito).

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DANTE GUIDA RISORGIMENTALE. L’esposizione vuole riscoprire la modernità del poeta evidenziandone la corrispondenza con il sentire dell’uomo risorgimentale, per il quale Dante, padre e unificatore della lingua e dunque, idealmente, della nazione italiana, diventa riferimento simbolico delle aspirazioni civili e identitarie risorgimentali, e illuminante guida intellettuale.

LA MOSTRA. Esposta nella Tribuna dantesca, la ‘sala-tempio’ circolare dedicata proprio a Dante, una selezione di opere pittoriche di Carl Vogel von Vogelstein, di Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura, Federico Faruffini, Gaetano Previati, per citarne alcuni, dà conto degli aspetti più rilevanti dell’interpretazione di Dante nel corso dell’Ottocento, in relazione al Risorgimento e, in particolare, all’Unità d’Italia, di cui il poeta fiorentino viene visto come primo vate. Ma non solo. Ai dipinti si aggiungono le sculture di Vincenzo Vela, Pio Fedi e Paolo Troubetzkoy, e ancora, disegni, incisioni, stampe, le preziose edizioni ottocentesche illustrate della Divina Commedia e – perché no? – qualche figurina Panini storica.

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MARATONA INFERNALE. Per tutta la durata dell’esposizione, inoltre, sarà possibile assistere a una “Maratona infernale” nella Sala Poliziano: in 7 ore di video, trasmesse continuativamente, per la regia di Lamberto Lambertini, lo spettatore sarà proiettato in una rilettura in chiave contemporanea di 34 Canti dell’Inferno.

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INFO. Per ulteriori informazioni visita il sito www.bncf.firenze.sbn.it.

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