mercoledì, 24 Aprile 2024
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Green pass per chi non può vaccinarsi: come fare per l’esenzione

Come richiedere il certificato di esenzione, che vale da green pass per chi non può fare il vaccino anti-Covid. Il caso particolare delle donne in gravidanza o in allattamento

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Ormai è obbligatorio per entrare nelle principali attività aperte al pubblico e dal 1° settembre lo sarà anche per i trasporti a lunga percorrenza. Ma chi non può vaccinarsi, contro il Covid, come fa con il green pass e con il certificato di esenzione dal vaccino? Per motivi di salute alcune persone non possono infatti essere sottoposte all’immunizzazione, mentre le donne in gravidanza sono un caso particolare. Si tratta di una “zona grigia” che rischiava di essere discriminata per un cavillo burocratico.

Per chi non può fare il vaccino, non è obbligatorio il green pass “convenzionale” (che si ottiene dopo 15 giorni dalla prima dose o se si ha avuto il Covid negli ultimi 6 mesi oppure con un tampone negativo nelle ultime 48 ore), ma c’è una speciale certificazione. Ecco come funziona.

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L’esenzione: chi non può (e non deve) fare il vaccino. Il caso delle donne in gravidanza

Prima di tutto è bene chiarire che il green pass non è obbligatorio per tutti i bambini sotto i 12 anni, perché per questa fascia d’età non esiste un vaccino approvato dalle autorità sanitarie. Chi ha compiuto 12 anni invece deve mostrare la certificazione verde per accedere a molte attività aperte al pubblico (qui spieghiamo dove si può andare senza green pass). Inoltre c’è il caso di chi non può vaccinarsi per motivi di salute o per patologia, ad esempio per il rischio di allergie: in alcune situazioni i medici possono sconsigliare di fare il ciclo vaccinale e, a seguito di reazioni avverse gravi dopo la prima dose, di sottoporsi al richiamo.

L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, sul proprio sito, chiarisce che si possono vaccinare contro il Covid tutte le persone con allergie alimentari, al lattice, da contatto (dermatiti) e anche ai farmaci, eccetto chi ha una sospetta allergia grave agli eccipienti denominati polietilenglicole, macrogol e polisorbato, che deve rivolgersi prima a un allergologo.

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Per quanto riguarda le donne in gravidanza e le neo-mamme durante l’allattamento, il vaccino anti-Covid non è controindicato, si può fare, spiega l’Aifa. È comunque possibile rivolgersi al proprio medico per valutare la situazione caso per caso. Nelle Faq dell’Aifa, sotto il capitolo “Condizioni per la vaccinazione”, sono riportati i dubbi più comuni su chi può vaccinarsi e chi invece no.

Chi non può vaccinarsi contro il Covid come fa con il green pass: chi rilascia il certificato di esenzione?

Per chi non può fare il vaccino, a causa di gravi motivi di salute certificati dal medico, c’è una specifica procedura: queste persone, per entrare nei luoghi dove il green pass è obbligatorio, possono mostrare una certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti-Covid, che viene rilasciata dai medici dei centri vaccinali e delle ASL oppure dal medico di base o dal pediatra. L’emissione di questo documento è gratuita.

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Il certificato, cartaceo e che non specifica le motivazioni cliniche per cui il soggetto non ci si può vaccinare, è utilizzabile al posto del green pass, fino al 30 settembre 2021. Riporta i dati della persona (nome, cognome, data di nascita) e la dicitura “soggetto esente alla vaccinazione anti SARS-CoV-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del decreto legge 23 luglio 2021, n 105″, oltre che le informazioni su chi rilascia la certificato, timbro e firma.

Cosa succede dopo il 30 settembre 2021 per chi ha la certificazione di esenzione per patologia

A dettare le regole per la “certificazione di esclusione vaccinale” è la circolare del Ministero della Salute del 4 agosto 2021 (qui il pdf). Nel documento viene specificato che la validità di questo “sostituto del green pass”, per chi non può vaccinarsi, è fino al 30 settembre 2021 salvo ulteriori disposizioni. La durata, si legge nella circolare, verrà aggiornata quando partirà il sistema nazionale per l’emissione digitale del certificato di esenzione dal vaccino, fatto che consentirà la verifica in tempo reale con un app specifica, come già succedere per il green pass.

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