venerdì, 29 Marzo 2024
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In farmacia, nell’era dei ticket: ”Confusione e nessun modulo Isee”

Scattava questa mattina la rivoluzione del ticket sui farmaci in Toscana. E nelle farmacie si sono già avute le prime ripercussioni. ''Lamentele, in molti non vogliono dire il reddito''. Problemi per familiari e badanti. Ma non ovunque è andata male.

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E’ un cambiamento radicale, una “rivoluzione”, e come tutte le rivoluzioni ha bisogno di tempo per essere digerita. Ma martedì mattina è scattata, in Toscana, l’era dei ticket sui farmaci, e come prevedibile i problemi non sono mancati. Ecco i racconti dei farmacisti, proprio nel giorno del “lancio” della nuova mini tassa.

PONTE DI MEZZO. “Nonostante i clienti non fossero molti, stamani non sono mancate le code – raccontano da una farmacia in via del Ponte di Mezzo – nessuno o quasi sapeva di questo cambiamento, molti cascano dalle nuvole. Poi c’è il problema che molti non sanno il reddito, problema che si aggrava quando a ritirare i farmaci sono parenti e badanti. Il sistema informatico – continuano – è un po’ farraginoso, non in tutte le farmacie ci sono i depliant annunciati, e quindi, per le spiegazioni che dobbiamo dare ai clienti, i tempi di attesa sono più lunghi. Anche per il numero telefonico messo a disposizione della Regione i tempi di attesa sono lunghissimi”.

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CURE. Altra farmacia, situazione simile. Siamo alla farmacia di piazza delle Cure, dove c’è stata “confusione, i meccanismi non sono chiari, molti non sanno come fare”. Qui, però, la gente sembrava almeno essere a conoscenza del cambiamento. “Ma molti non sanno come funziona, cosa deve esserci scritto sulla ricetta, e quasi tutti decidono lì per lì. Di Isee non ne abbiamo visto nemmeno uno. Abbiamo stampato uno schemettino con tutte le novità, ma i tempi di attesa sono più lunghi, per le spiegazioni che dobbiamo dare ai clienti”.

PORTA AL PRATO. Dove le cose non sembrano andare troppo bene è in via Bausi. La situazione “è abbastanza laboriosa per noi – spiegano dalla farmacia – la gente non ha ben capito come funziona. E poi molti, per la privacy, non vogliono dire la loro fascia di reddito davanti agli altri clienti, quindi dobbiamo portarli in disparte. Le persone più giovani vengono giù munite di Isee, ma gli anziani no, non sanno nemeno che reddito hanno. E con le badanti va ancora peggio. Insomma – concludono – c’è caos, qualche coda in più e persone arrabbiate”.

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CENTRO. Meglio sembra andare alla farmacia di via Il Prato. “Qui è tutto tranquillo, tutti sono più o meno informati, il materiale che abbiamo distribuito nei giorni scorsi ha funzionato. Certo, ci sono un po’ di lamentele, ma come sempre quando ci sono cambiamenti. C’è un po’ di rallentamento per le spiegazioni da dare ai clienti, ma la situazione è scorrevole”. Anche qui, però, di Isee non se ne vedono. “No, l’Isee non l’ha ancora portato nessuno, ma tutti hanno un’idea del loro reddito. E comunque tutti, sia noi che i clienti, tra qualche giorno sapremo muoverci meglio”.

VIALE DE AMICIS. Anche in viale De Amicis non si sono registrati particolari problemi, “perchè le persone erano a conoscenza del cambiamento, anche se molti non conoscevano il proprio reddito. La cosa più imbarazzante – raccontano dalla farmacia – è chiedere alle persone il loro reddito”. Anche qui, però, i depliant non c’erano. “Adesso i farmacisti chiederanno un aumento – dice ironicamente il titolare – oltre al loro lavoro, devono fare pure i commercialisti”.

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