venerdì, 19 Aprile 2024
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Insulti ai cinesi dopo la cittadinanza italiana, il presidente: ”Mi dispiace”

Ieri l'annuncio del presidente del consiglio comunale pratese del conferimento della cittadinanza italiana a un ex cinese aveva scatenato una serie di insulti su facebook verso la comunità orientale. Bettazzi: ''Mi dispiace che ci siano stati commenti intolleranti''.

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Aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook una fotografia insieme a un giovane (ex) cinese a cui aveva appena conferito la cittadinanza italiana, insieme a un messaggio di benvenuto al neocittadino italiano, ma a molti l’idea del presidente del consiglio comunale di Prato Maurizio Bettazzi non era piaciuta, ed erano partiti insulti e commenti poco gentili nei confronti della (numerosissima) comunità cinese di Prato.

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LA REPLICA. Una serie di commenti tale da spingere Bettazzi a tornare sulla questione, sempre attraverso Fb: “Mi dispiace che ci siano stati commenti intolleranti, ricordo che questo ragazzo ha assunto una decisione importante per la sua esistenza, per il suo futuro”. Anche Maurizio Ciampolini, portavoce del sindaco Cenni, si è sentito in dovere di dire la sua: “L’ignoranza è uno dei mali peggiori di ogni tempo e – così come il buonismo interessato o l’incapacità di una comunità di insegnare e far rispettare le sue regole – è foriera di intolleranza. Questo giovane ha compiuto un atto di grande coraggio. Ha rinunciato alla cittadinanza cinese, un bene prezioso ai giorni della globalizzazione, ma soprattutto ha fatto un passo avanti verso l’integrazione: merce rara nella sua comunità dove, almeno a Prato, vigono le regole di un sistema organizzato di illegalità che lo Stato italiano fatica a sradicare. Chi non capisce questo e si limita a borborismi di penna non è migliore di chi delinque ai danni di tutti noi che paghiamo le tasse”, ha commentato sul social network.

REAZIONI. In precedenza, la fotografia postata da Bettazzi aveva scatenato nei confronti del nuovo cittadino italiano commenti del tipo”non mi piace, non sarà mai Italiano” o “che renda pubblica la denuncia dei redditi !!”, oltre ad alcuni insulti. Il tutto a pochi giorni di distanza dalla tragedia di Firenze, mossa dal razzismo, e dalla grande manifestazione che, sabato scorso, aveva portato in piazza più di diecimila persone, per ricordare i due senegalesi uccisi in piazza Dalmazia e per dire no a razzismo e intolleranza.

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