giovedì, 28 Marzo 2024
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Maltempo in Toscana, si lavora per tornare alla normalità

Continuano le operazioni per riportare la situazione delle zone colpite alla normalità, il presidente Rossi incontra le categorie economiche e sindacati.

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Giornata di bilanci e lavori.

ALBINIA. Ad Albinia, nel Comune di Orbetello, epicentro del disastro, continuano a pieno ritmo le attività di soccorso alla popolazione da parte del sistema della Protezione civile regionale. Sono 150 ad Albinia le persone sfollate che sono ospitate in parte presso amici e parenti e in parte in strutture ricettive del Comune di Orbetello. La notte scorsa una quarantina di persone era stata sistemata provvisoriamente su brande montate nel palazzetto dello sport. Ma stasera tutti hanno una sistemazione più confortevole o in casa di amici o in albergo. Da oggi ha funzionato anche la cucina di una scuola elementare (chiusa) grazie al servizio assicurato dai volontari regionali. Sono stati preparati circa 200 pasti caldi per la popolazione, serviti nella tensostruttura della Regione che è stata usata anche per i terremotati di San Possidonio, nonché 100 pranzi al sacco per le squadre in azione dei Vigili del fuoco e dei volontari.

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IL COORDINAMENTO. Il coordinamento soccorsi che è stato affidato dal prefetto di Grosseto al comandante provinciale dei vigili del fuoco Ennio Aquilino, lo stesso che ha coordinato gli aiuti per il disastro della Concordia, valuterà e coordinerà quotidianamente insieme al sistema regionale della Protezione civile gli interventi necessari e le esigenze di contingentamento del volontariato. Domani ai volontari regionali si affiancheranno quelli provinciali, fino ad oggi utilizzati per gli interventi nella zona di Grosseto e dintorni, e ora dirottati su Albinia. Sono stati anche attivati i consorzi di bonifica toscani per intensificare su questo territorio duramente colpito i mezzi di soccorso, im primo luogo idrovore, pompe e bob-cat.

TRUCCHI. Il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi, che abita proprio ad Albinia ha affermato: “Voglio ringraziare in primo luogo tutte le Misericordie, sia quelle che sono già qui a lavorare, sia quelle che da ogni parte d’Italia hanno dato la loro disponibilità ad inviare aiuti. Oggi Albinia è un paese completamente devastato e da soli non so proprio come potremmo rialzarci. La situazione è gravissima, ci sono famiglie che hanno avuto la casa invasa dall’acqua e hanno  perso tutto. Ci sono tante attività economiche e imprese che non so come potranno ripartire. Rischiamo un’ecatombe di aziende, un vero disastro economico.” Trucchi ha un ringraziamento particolare per il Corpo Forestale dello Stato . “E’ stato grazie al passaggio di un mezzo della Forestale che sono potuto tornare a casa la notte dell’esondazione. Per strada abbiamo anche raccolto altre persone rimaste intrappolate nel piccolo supermercato di Albinia e che hanno pernottato in casa mia, che è al primo piano ed è rimasta all’asciutto. Quella notte eravamo in 16 in casa. Con quasi due metri di acqua che circondavano l’edificio.”

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MASSA CARRARA. A qualche giorno dagli eventi meteorologici che hanno colpito duramente l’intero territorio provinciale e soprattutto i comuni di Massa e Carrara, la sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un primo bilancio della situazione. Ad Aulla risultano essere 10 le persone fuori casa, e circa 60 il numero di abitazioni/condomini coinvolti. Le imprese colpite ammontano a 15. Isolata risulta la frazione di Giordanello (raggiungibile con viabilità alternativa). La SS63 del Cerreto è chiusa a Serricciolo. A Fivizzano, ci sono 2 cartiere con problemi di approvvigionamento gas. Sono isolate dalle 19 alle 7 del mattino per lavori in corso sulla provinciale causa frana le frazioni di Arlia, Piastorla, Bottignana. A Pia di Là ci sono 10 persone isolate, ma è stato realizzato un collegamento pedonale mediante un guado sul fiume. Risulta chiusa la SP 72-Ceserano, con riapertura prevista entro una settimana. Riaperta invece, ma a transito alternato, la ex SS445, e riaperta anche la SP 68 Arlia (a transito alternato solo nelle ore diurne). A Carrara risultano invece 12 le persone fuori casa, mentre il numero delle abitazioni/condomini, delle imprese e dei residenti coinvolti è in fase di valutazione. A Massa, in base alle prime valutazioni sono 63 le persone fuori casa, circa 2350 le abitazioni/condomini coinvolti, e ben 6000 i residenti che hanno subito danni e disagi. Il numero esatto delle imprese coinvolte non è stato ancora possibile valutarlo.

I DATI. Dato complessivo della media giornaliera delle risorse impiegate in tutta la provincia: 200 Vigili del Fuoco, con 100 mezzi inviati da diverse regioni incluse motopompe. Corpo Forestale dello Stato, 3 pattuglie al giorno di 6 uomini con 3 mezzi. Unione Comuni, 42 persone con 3 mezzi. Provincia, 120 persone con 30 mezzi. Comune di Massa, 50 persone. Volontariato Comunale di Massa, 120 persone. Volontariato spontaneo di Massa, 347 persone. Ditte private di Massa, 20 persone. Comune di Carrara, 50 persone. Volontariato Comunale di Carrara, 220 persone con 50 mezzi. ANAS 5 uomini con 2 mezzi (15 uomini dall’inizio dell’evento). ASL 6 persone con 4 mezzi. Carabinieri, 80 uomini con 40 mezzi (390 uomini dall’inizio dell’evento). Polizia 40 uomini con 14 mezzi. Guardia di Finanza, 8 uomini con 4 mezzi (40 uomini dall’inizio dell’evento). Volontariato Provinciale 80 persone (180 dall’inizio dell’evento). Volontariato regionale, 150 persone. ENEL, 50 persone con 30 mezzi. GAIA, 15 persone con 8 mezzi. Genio Civile, 4 persone con 4 mezzi. Funzionari della Regione, 10. Il totale delle presenze attive nelle operazioni di soccorso è di 1603 persone e di 312 mezzi.

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ROSSI. Tutti intorno a un tavolo, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i rappresentanti delle categorie economiche e dei sindacati. All’ordine del giorno dell’incontro, svoltosi nel pomeriggio di ieri in Palazzo Strozzi Sacrati, un confronto sulla drammatica situazione causata dalla tremenda alluvione che ha colpito la provincia di Massa-Carrara, la Maremma, la Val di Chiana, la Val d’Orcia, con danni minori anche nelle province di Arezzo, Lucca, Pistoia e Prato. Il presidente ha illustrato la richiesta avanzata al Governo di un forte e concreto sostegno alla Toscana, non solo per il ripristino, ma per una messa in sicurezza dei territori che sia in grado di eliminare, o almeno di ridurre fortemente, il rischio idrogeologico. “Per affrontare la situazione – ha ripetuto Rossi, ottenendo disponibilità e sostegno dei presenti – è necessaria una legge speciale che garantisca un flusso certo di risorse, almeno 50 milioni all’anno per un decennio, e procedure efficienti per il grande lavoro che occorre fare”.
Rossi ha inoltre invitato le categorie economiche e i sindacati a contribuire alla valutazione dei danni subiti dall’apparato produttivo nelle aree colpite. Oggi il presidente della Toscana sarà impegnato a Roma in un serie di incontri con il Governo per fare il punto sugli interventi necessari.

L’iniziativa: Misericordie, via a una sottoscrizione per aiutare gli alluvionati

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