venerdì, 29 Marzo 2024
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Neve: tormente nell’aretino, fiocchi in Mugello. Ancora tubi rotti a Firenze

Un'altra giornata alle prese con il freddo e il maltempo a Firenze e dintorni. Scatta l'allerta per vento forte, mentre in città nevischia. Dovrebbe farlo fino a questa sera, ''ma senza cumulati significativi''. Nevica sull'Appenino, resta il pericolo ghiaccio. Tutte le linee ferroviarie operative, ma per alcune resta lo stato d'emergenza.

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Non si placa nemmeno in Toscana l’ondata di maltempo che sta investendo gran parte dell’Italia: confermata l’allerta per ghiaccio e temperature rigide emessa ieri dalla Protezione civile regionale ed estesa per tutta la settimana.

ARETINO. Secondo il report mattutino della sala operativa della Regione, è l’aretino l’area attualmente più colpita dal maltempo. Sono in corso tormente di neve con vento forte in Valtiberina. Nevica anche in Casentino, sopra i 500 metri. In tutto il territorio si registrano vento forte e  temperatura al di sotto dello zero. Nonostante il gelo tutte le strade montane sono transitabili con catene o pneumatici da neve. Vengono segnalate come criticità solo la SR 71 Passo dei Mandrioli, chiusa nel tratto di competenza della Provincia di Forlì-Cesena, la SR 258, chiusa dal km 9 al km 17 per vento ghiaccio e neve, la strada di grande comunicazione E45 dove il transito è difficoltoso a causa delle tormente. 

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STRADE BLOCCATE. Ma non è solo l’aretino a essere colpito da freddo e maltempo. Nevica anche sulla dorsale appenninica fiorentina e in particolare nell’Alto Mugello. Anche nel territorio fiorentino ci sono strade bloccate o difficilmente percorribili: la SP65 dell’Ecce Homo, nel Comune di Montaione, continua ad essere chiusa per la presenza di ghiaccio e di cumuli di neve, mentre sono dei mezzi pesanti intraversati a bloccare sia la SP62 di Camporbiano (Montaione) che la SP39 di Panna, a Barberino di Mugello, dove sono tre i tir bloccati a causa del ghiaccio. Alcune strade chiuse anche in provincia di Siena, dove è rimasta chiusa nella notte la SP 146 San Quirico-Pienza e ci sono problemi di circolazione sulla Sp 26 Asciano-Rapolano. Segnalazioni arrivano anche da Grosseto, dove si comunicano interventi di ripulitura delle strade, ma soprattutto il soccorso con trasporto di ossigeno in località Montorsi, a Roccastrada, in favore di una famiglia isolata presso la propria abitazione di campagna. Nel pisano, invece, anche nell’area sud malgrado le temperature rigide e il ghiaccio, la situazione si sta normalizzando e tutte le scuole sono riaperte. Solo a Chianni continua a mancare l’acqua corrente per alcune famiglie.

TUBI ROTTI. Intanto, a Firenze si sono rotti altri 10 tubi nella mattinata, mentre sono già 2.000 i contatori sostituiti su tutto il territorio da Publiacqua. Problemi anche ai fontanelli e molte chiamate al numero verde guasti 800314314. Le squadre di Publiacqua e le ditte impegnate dall’azienda stanno lavorando anche di notte per riparazioni e per ridurre al minimo i disagi.  Al numero verde solo stamattina sono arrivate altre 1.200 segnalazioni. Dall’inizio del gelo siamo oltre le 7.000. Per la rottura di alcune tubature limitrofe agli impianti sono bloccati i fontanelli di Campo di Marte (giardini Curva Fiesole) e Piagge a Firenze e nel Chianti a Tavarnelle e San Donato. “Abbiamo tutte le nostre squadre con centinaia di tecnici e lavoratori e le ditte dell’indotto impegnati ormai da giorni a gestire una situazione eccezionale e mai registrata a memoria d’uomo in queste dimensioni nelle nostre zone  – spiega Erasmo D’Angelis presidente di Publiacqua – ma non e’ finita e ci prepariamo per altre giornate e nottate di emergenza. Resta importantissima la prevenzione e la collaborazione. Proteggiamo tubi e contatori esterni con panni di lana, vecchi vestiti, giornali o polistirolo e altri materiali isolanti”.

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LA SITUAZIONE ZONA PER ZONA. Firenze: stamattina si sono registrate altre nuove 10 rotture, in particolare i cantieri sono stati aperti in via di Legnaia, Circondaria, Gran Bretagna, Pisana, Ripoli, Dino del Garbo, Accademia del Cimento, Toselli, Bartolomeo Scala. A Careggi riaperta in mattinata Via di Careggi, ormai quasi ultimato il lavoro su Via Incontri, ma la strada sarà riaperta tra stasera e domattina per la riasfaltatura. Media di 30 contatori rotti al giorno. Domani, mercoledì 8 e giovedì 9, per gli urgenti lavori di riparazione alla rete idrica alla  rotatoria di congiunzione tra via del Cantone e via Lucchese (comune di Sesto Fiorentino) potrebbero esserci problemi per il traffico da e verso l’Osmannoro. Pistoia: 612 contatori rotti e problemi di tubazioni ghiacciate in collina tra Cireglio, Iano, Villa di Baggio, Corbezzi. Prato: 722 contatori rotti. Serviamo con autobotte, per tubazioni ghiacciate il deposito,  Artimino (Carmignano), problemi a Spazzavento e Bacchereto (Carmignano) per guasti alla rete Enel che aveva disalimentato il pozzo del Pinone,  a Luicciana e Collina (Cantagallo) per tubazioni ghiacciate. Valdarno: 51 contatori rotti. Situazioni difficili a Tosi (Reggello) dove i tubi sono ghiacciati e dove riforniamo con autobotte. Autobotte anche a Pulicciano (Castelfranco di Sopra). Chianti: 350 contatori rotti. Molte chiamate per tubi ghiacciati, stiamo servendo con autobotte la frazione di Cintoia Bassa (Greve in Chianti). Mugello: al momento nevica e la situazione è in evoluzione. I contatori rotti sono 203, tante chiamate anche per tubi ghiacciati. Situazioni più critiche: Marcoiano (Scarperia), ghiacciate tubazioni e 4 famiglie senz’acqua; mancanze d’acqua a Latera e altre frazioni di Barberino di Mugello per tubazioni ghiacciate. 

LUNGARNO COLOMBO. Ma non solo: segnalata una nuova rottura dei tubi in lungarno Colombo, all’altezza della sede Enel. Intanto, aggiorna Palazzo Vecchio, via Incontri è stata riaperta al traffico. Cantieri aperti in via di Legnaia, Circondaria, Gran Bretagna, Pisana, Ripoli, Dino del Garbo, Accademia del Cimento, Toselli, Bartolomeo Scala.

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FIRENZE. Da questa mattina nevischia sulla città, “ma senza cumulati significativi per tutta la giornata di oggi”, fa sapere Palazzo Vecchio. Insomma, almeno per oggi il pericolo neve in città sembra scongiurato. Non sarà così invece per il vento: “Allerta per vento forte 12-18 km/h con raffiche fino a 40 km/h”, avverte il Comune.

STRADE. E il gelo continua a fare danni, causando soprattutto la rottura delle tubature. Questa mattina via Incontri è chiusa per lavori di Publiacqua su un tubo rotto. Riaperta via di Careggi, dopo il ripristino dell’asfalto in seguito ai lavori effettuati ieri.

ROSSI: ”IL GOVERNO CI CONVOCHI”. ”Siamo disposti a collaborare. Ma chiediamo che il governo ci metta la faccia. Non basta assicurarci che abbiamo il gas. Il governo ci convochi, insieme alle altre Regioni e agli enti locali”. E’ la richiesta del governatore della Toscana, Enrico Rossi, in seguito ai disagi provocati dal maltempo su tutto il territorio regionale. Quanto all’approvvigionamento di gas, il ministro allo sviluppo Corrado Passera assicura che rimarrà costante, ” e questa – commenta Rossi – è una buona cosa”. Ma il dito è puntato soprattutto contro Ferrovie, che sono dello Stato e dipendono quindi dal ministero guidato da Passera, così come Enel. “A Ferrovie rinnoviamo la richiesta di potenziare gli scambi ferroviari – prosegue Rossi -. Uno nuovo costa tra 30 e 50 mila euro, una cifra sostenibile: non è giustificabile che per la mancanza del rinnovo di questi strumenti si fermino i treni su snodi importanti come Pisa e Livorno”. Rossi inoltre nei giorni scorsi ha inviato una lettera all’ad di Ferrovie, Mauro Moretti, chiedendogli di fornire ai passeggeri maggiori informazioni in situazioni d’emergenza come quella provocata dal maltempo. Quanto ad Enel che in Toscana ha lasciato al buio decine di migliaia di persone in Toscana, Rossi chiede risposte precise. “Forse – dice –  c’èun problema di manutenzione e di investimenti. Se ci dovessero essere situazioni analoghe, l’anno prossimo cosa accadrà? Ci saranno ancora 80 mila cittadini della Toscana senza luce elettrica”. Per Rossi la ”settima potenza industriale del mondo non può ritrovarsi così per qualche decina di centimetri di neve: il problema riguarda anche il governo che di queste aziende pubbliche detiene la proprietà”.

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