venerdì, 29 Marzo 2024
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Prima il ”buco” in pieno centro, poi il furto di una birra. Il Comune interviene

Trovati alle tre di pomeriggio due ragazzi che si bucavano. La polizia li ha poi identificati. Alla coppia è stato proposto anche un percorso di cura e riabilitazione.

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Potrebbero essere presi in carico dal dipartimento Dipendenze della Asl i due giovani sorpresi a bucarsi sotto ponte Santa Trinita.

IL FATTO. L’episodio è accaduto mercoledì: era stato un cittadino ad avvertire la polizia municipale di Firenze di quello che stava accadendo sotto al ponte. Due ragazzi italiani, lei diciannovenne e lui un pregiudicato di trentatré anni, erano stati sorpresi ad iniettarsi una dose di eroina sotto il ponte Santa Trinita. La municipale aveva inizialmente invitato i due ad allontanarsi dal luogo, poi li ha pedinati verso piazza Pitti facendo intervenire anche una pattuglia di rinforzo per motivi di sicurezza, visto che i due giovani apparivano molto agitati. La coppia è poi entrata in un bar della zona e ha rubato una bottiglia di birra, uscendo di corsa. I due sono scappati verso Santo Spirito e si sono nascosti dentro un portone. A questo punto gli agenti sono intervenuti e li hanno fermati. Negli uffici di via delle Terme gli agenti hanno sequestrato ai ragazzi siringhe e medicinali ed è poi scattata la denuncia per furto aggravato e la segnalazione del prefetto per uso di sostanza stupefacente.

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GLI INTERVENTI. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore comunale al welfare Stefania Saccardi, che ha specificato: “L’uso personale di sostanze stupefacenti da parte dei due ragazzi non è un reato e gli agenti hanno fatto tutto ciò che potevano secondo quanto previsto dalla legge. Questo non toglie che per questa amministrazione l’uso di qualunque sostanza stupefacente rappresenti un disvalore e, di conseguenza, non possa costituire un modo di divertirsi”. A seguito della segnalazione dei due giovani alla prefettura, la dottoressa Paola Trotta, direttore del dipartimento Dipendenze dell’Asl si è resa disponibile a proporre loro un intervento diagnostico medicopsicosociale e una eventuale presa in carico. “I Sert – ha spiegato – oltre agli interventi di cura e riabilitazione delle dipendenze mettono in atto strategie di prevenzione che vengono sviluppate sia in ambito scolastico che territoriale”.

I CASI. I Sert fiorentini nel 2011 hanno avuto in carico 3.204 utenti: tra questi 1.832 persone avevano problematiche legate all’uso di sostanze illegali e 1.025 problemi legati all’alcol. Sono stati 382 i ragazzi in carico, con un età compresa tra i 15 e i 22 anni.

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