giovedì, 28 Marzo 2024
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Roberta Ragusa, resta alta l’attenzione sul caso

Tutto tace attorno a Roberta Ragusa, anche le indagini proseguono silenziosamente. E mentre si attende una risposta sugli indumenti ritrovati nei boschi di Montaione, sul web l'attenzione sul caso, resta alta.

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Vanno avanti le indagini sul caso Ragusa, la donna scomparsa da Gello nel comune di San Giuliano Terme la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.

L’INDAGATO. Gli inquirenti non lasciano trapelare niente sulle indagini della scomparsa di Roberta Ragusa, la 45enne madre di due figli scomparsa misteriosamente in una buia e fredda notte di gennaio. In questi quattro mesi, Antonio Logli, è stato sentito solo un paio di volte dagli inquirenti nonostante la sua immediata iscrizione al registro degli indagati – atto dovuto, spiegarono gli investigatori, per portare avanti le indagini – Logli sarebbe infatti indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, ma su di lui non vi è alcuna prova che possa incriminarlo. Solo qualche dichiarazione avventata, poi smentita e altre piccole imprecisioni.

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IL PIGIAMA. E le ricerche proseguono, incentrandosi particolarmente nei boschi di Montaione, luogo in cui sono stati ritrovati da una cercatrice di funghi, alcuni indumenti tra cui un paio di pantaloni rosa a righe di un pigiama che, basandosi solo sull’apparenza, ricorda quello indossato da Roberta la sera della scomparsa, come dichiarato dalla figlia più piccola, Alessia, durante la ricostruzione di quell’ultima sera passata con sua madre, prima della scomparsa. Ma, stando a quanto accaduto finora, con segnalazioni tardive, avvistamenti errati e testimonianze provenienti da Oltreoceano, conoscenti e non, sono convinti che quel pigiama non appartenga a Roberta. La conferma verrà data soltanto dai risultati della comparazione del Dna.

SUL WEB. Resta alta l’attenzione sul caso, soprattutto da parte delle amiche di Roberta che si sono riunite sul web dando vita a vari gruppi su Facebook, come ”Roberta Ragusa-Dove sei?”, gruppo che raccoglie anche persone estranee alla vita della donna scomparsa ma che, con il tempo, si sono affezionate e mantengono in vita il ricordo della donna, cercando di tenere alta l’attenzione sul caso Ragusa, per non vederlo lasciato irrisolto, com’è già accaduto con molti altri nel nostro Paese.

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