venerdì, 19 Aprile 2024
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Roberta Ragusa, si attende la ripresa delle ricerche

Dovrebbero partire nei prossimi giorni le ricerche di Roberta Ragusa. I carabinieri setacceranno il territorio che circonda la casa della famiglia Logli a Gello, ma non saranno affiancati dai volontari di Facebook.

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Tutto sembra essere fermo sul caso Ragusa, ma le ricerche ripartiranno (stando a quanto dichiarato) nei prossimi giorni.

LE RICERCHE. Decine di carabinieri, divisi in piccole squadre, nei prossimi giorni, effettueranno le battute di ricerca coordinate dalla procura pisana per cercare Roberta Ragusa, scomparsa più di cento giorni fa dalla sua abitazione di Gello. E le ricerche partiranno proprio da qui, dalla sua casa, per estendersi poi in un raggio di alcuni chilometri. Le squadre perlustreranno un vasto territorio che comprende un parco naturale, tre fiumi – Serchio, Arno e Fiume Morto – canali, pozzi, anfratti naturali, grotte e cavità carsiche. Ma a tutto questo, non prenderanno parte i volontari del gruppo di Facebook, contrariamente a quanto era stato reso noto nei giorni scorsi. Una decisione che è stata presa per evitare che inesperti sottovalutino o distruggano indizi importanti.

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L’AUTO. Antonio Fusi è stato iscritto nel registro degli indagati dopo aver dichiarato di aver dato un passaggio ad una donna la notte in cui Roberta Ragusa è scomparsa. La sua iscrizione al registro degli indagati è stato un puro ”atto dovuto” per permettere agli inquirenti di effettuare tutte le indagini necessarie e per sottoporre a sequestro l’auto in cui sarebbe salita questa misteriosa donna. Ma, a conferma di quanto ha sempre sostenuto Fusi, la persona che sarebbe salita sull’auto dell’uomo, non sarebbe Roberta. Si potrebbe trattare invece di una donna di Pontedera con problemi psichici, avvistata più volte sulla strada e vista scendere da alcune auto. Ma la conferma arriverà soltanto insieme ai risultati della comparazione del Dna. Nei giorni scorsi infatti, i carabinieri, si sono fatti consegnare dalla famiglia Logli, lo spazzolino da denti di Roberta e altri oggetti personali, in modo da estrarre un campione di Dna e compararlo con le tracce biologiche presenti sull’auto di Fusi.

LA FAMIGLIA. La versione di Antonio Logli, marito di Roberta indagato per omicidio volontario, non sembra convincere molti, soprattutto alla luce delle dichiarazioni della figlia dei due, che avrebbe visto per l’ultima volta la madre prima delle 23 in pigiama, mentre scriveva la lista della spesa. Una versione che non quadra con quella di Logli che afferma invece di averla vista vestita, e non in pigiama, dopo le 23. Dubbi, incertezze e troppe lacune si insidiano nel caso. Come quelle che riguardano anche la relazione che Logli ha da oltre sette anni con la segretaria 28enne dell’autoscuola di famiglia. Sembrerebbe che Roberta fosse a conoscenza della relazione segreta che il marito aveva con una donna, ma non ne conosceva l’identità. E pare anche che la stessa famiglia di Logli, i suoceri di Roberta, sapessero che il figlio tradiva la moglie. Una ”storia” di misteri e segreti. Tutto nella norma, se non fosse per il fatto che una donna è sparita nel nulla senza lasciare tracce.

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Per saperne di più: Roberta Ragusa, cosa l’ha distratta quella sera?

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