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Quando la terza dose per tutti, chi deve fare di nuovo il vaccino

Chi può già fare la terza dose, quando sarà per tutti e cosa succede se si è fatto il ciclo vaccinale con AstraZeneca o il vaccino Johnson & Johnson. I dubbi più comuni

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La terza dose di vaccino anti-Covid per tutti è “uno scenario verosimile”, avvertono gli esperti: a chi deve fare già il richiamo aggiuntivo, come operatori sanitari e over 60, si potranno aggiungere presto altre categorie, anche se non è ancora chiaro quando. Vediamo allora quali sono le regole e le risposte ai dubbi più comuni, dal tipo di vaccino usato fino a cosa è previsto per chi si è immunizzato con AstraZeneca.

Chi può già fare la terza dose di vaccino?

Quindi chi deve fare subito la terza dose di vaccino anti-Covid? Al momento una terza somministrazione è prevista per gli operatori sanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa, i fragili estremamente vulnerabili e gli over 60. Per tutti questi soggetti è prevista un’ulteriore somministrazione con un vaccino a mRna, ossia Pfizer o Moderna, indipendentemente da quale sia stato il prodotto somministrato durante il primo ciclo vaccinale.

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Si può fare la terza dose solo quando siano passati almeno 6 mesi dalla seconda somministrazione, non prima. Gli ultimi studi evidenziano infatti che dopo questo periodo si assiste a una sensibile diminuzione del livello di anticorpi anti-Covid. In tutte le regioni è partita la prenotazione, in Toscana ad esempio la procedura è interamente online, ad eccezione degli over 80 che possono rivolgersi anche in farmacia o dal medico di base.

Chi è stato vaccinato con AstraZeneca deve fare la terza dose?

Sì, anche chi durante il primo ciclo è stato immunizzato con il vaccino di AstraZeneca può fare la terza dose, se si rientra nelle categorie elencate sopra e se sono passati almeno 6 mesi dal richiamo.

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Per le cosiddette somministrazioni “booster”, ossia per innalzare la risposta immunitaria, vengono sempre usati i prodotti Pfizer o Moderna, anche se si è fatta la seconda dose con AstraZeneca. Gli esperti la chiamano vaccinazione eterologa, cioè con prodotti di case farmaceutiche diverse.

Il richiamo per Johnson & Johnson: chi deve fare la seconda somministrazione e quando

Altro dubbio riguarda chi è stato vaccinato con il monodose Johnson & Johnson per cui adesso si avvicina la seconda dose di richiamo. Water Ricciardi, consulente del ministro della Salute, ha spiegato in un’intervista a La7 che secondo recenti studi per il preparato della casa farmaceutica americana si assiste a una diminuzione dell’efficacia già dopo 2 mesi, soprattutto con la variante Delta del Covid.

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Il coordinatore del Cts Franco Locatelli, intervistato a Che tempo che fa, ha chiarito che l’Italia sta attendendo le decisioni delle autorità del farmaco, Ema e Aifa, e appena ci sarà l’ok si procederà velocemente. “Qualora arrivassero indicazioni sulla possibilità di somministrare una seconda dose con una vaccino a RNA Messaggero, si avrebbe il vantaggio di indurre una risposta immunologica anche migliore – ha detto – queste persone verranno chiamate, c’è un’anagrafe vaccinale molto precisa. Somministrare oltre i due mesi non compromette l’efficacia”.

Quando la terza dose di vaccino per tutti

Intanto si continua a parlare dell’eventuale terza dose per tutti, ma è ancora troppo presto per dire quando e se sarà fatta un’ulteriore somministrazione di vaccino alle fasce di popolazione a minor rischio per il Covid. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha detto a margine di un convegno a Venezia che “è uno scenario verosimile” l’estensione della terza dose per tutti, ma sarà necessario in questo senso “acquisire dati, monitorare, valutare la persistenza della risposta immunitaria in tutta la popolazione”.

Abbiamo ancora del tempo per decidere sulla terza dose riservata alle persone più giovani – ha  aggiunto il direttore del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – stiamo ancora valutando se e quando effettuarla”. Questione di tempo quindi, perché la maggior parte degli italiani ha concluso il ciclo vaccinale durante l’estate e ancora non sono passati i 6 mesi per l’eventuale richiamo aggiuntivo. Per questo saranno cruciali i dati dei prossimi mesi e anche le evidenze scientifiche che arriveranno dai Paesi esteri dove si è iniziato a vaccinare prima.

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