venerdì, 19 Aprile 2024
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Via Palazzuolo, i controlli dopo la rissa

Domenica scorsa una nuova, violenta rissa nella strada (guarda le foto), che aveva scatenato la protesta di molti abitanti, fino a una lettera scritta al sindaco. Ieri notte, all'incrocio in cui era avvenuto l'episodio, davanti al ''finto negozio africano'' così descritto dagi residenti, ci sono stati alcuni controlli da parte della polizia.

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Controlli notturni in via Palazzuolo.

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LA RISSA. Ieri notte, alcune pattuglie della polizia hanno effettuato alcuni controlli proprio all’incrocio dove domenica scorsa, nel tardo pomeriggio, era andata in scena una violenta rissa, che aveva portato a due feriti, a momenti di caos e reso necessario l’intervento di polizia, carabinieri, polizia municipale e due ambulanze. Una rissa che aveva fatto traboccare il vaso (già colmo) per gli abitanti della zona, che da tempo denunciano una situazione a cui vorrebbero fosse messo un freno.

I CONTROLLI. Più controlli, chiedono gli abitanti. E la famosa telecamera che era stata annunciata. In attesa di quest’ultima, ieri notte i controlli ci sono stati. E proprio davanti a quello che un residente della zona, nella lettera scritta al sindaco e pubblicata su Il Reporter.it, chiamava il “finto negozio africano”, all’angolo con via Santa Lucia.

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DENUNCE. Durante il controllo, un ordinario controllo del territorio in via Palazzuolo, la squadra volante ha denunciato due nigeriani di 48 e 28 anni e un tunisino di 41 anni per ingresso e soggiorno illegale sul territorio nazionalen e per aver violato più volte l’ordine del Questore di abbandonarlo. Il tunisino, inoltre, è stato anche denunciato per aver riferito a pubblico ufficiale false dichiarazioni sulla propria identità.

LA LETTERA. Nella lettera, uno degli abitanti di via Palazzuolo aveva scritto al sindaco Renzi parlando appunto del “famigerato angolo con il famigerato bar dei cinesi da una parte ed il finto negozio africano dall’altra, che sono ritrovo della peggio feccia di zona, dove io ti chiedevo, nella mia precedente mail, se sarebbe stata messa la telecamera di sorveglianza”, e dicendo che “siamo sconvolti e meditiamo seriamente di lasciare questo posto dove non si può più vivere, nemmeno in un tranquillo pomeriggio di domenica”.

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”Risse, feriti e sangue: in via Palazzuolo non si può più vivere” / FOTO

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