giovedì, 18 Aprile 2024
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Borja Valero: ”La squalifica è una mancanza di rispetto per me”

Il centrocampista spagnolo parla alla vigilia della parita di Europa League: ''Quello che ha scritto l'arbitro dopo la partita è una mancanza di rispetto a me come giocatore e come persona: in nessun momento ho fatto niente''.

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Borja Valero dice la sua. Dopo l’espulsione nella partita di lunedì sera contro il Parma e le quattro giornate di squalifica da parte del giudice sportivo, il centrocampista spagnolo parla alla vigilia della gara di ritorno di Europa League contro l’Esbjerg. Partita che inevitabilmente passa in secondo piano rispetto alle polemiche dopo le decisioni del giudice sportivo.

“MANCANZA DI RISPETTO”. “Vorrei spiegare qualcosa – ha esordito Borja Valero – vorrei dire che mi dispiace per tutto quello che è accaduto lunedì sera, sono deluso da quello che sta succedendo. E’ una mancanza di rispetto a me come giocatore e come persona dire quello che ha scritto l’arbitro dopo la partita. In nessun momento ho fatto niente, nemmeno per essere espulso, sono stato io a separare un giocatore che voleva litigare con un altro, ed è per questo che sono stato espulso. Mai nella mia vita ho fatto niente contro un arbitro e vorrei che questo fosse chiaro”.

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LE IMMAGINI. Il tempo di riprendere fiato, che Borja Valero continua: “Al di là delle squalifica, la cosa più importante è che questa è una mancanza di rispetto a me come giocatore e persona: ho dovuto spiegare a un bambino di quattro anni perché sono stato espulso, e nemmeno io sapevo perché”. “Dopo aver visto le immagini – ha aggiunto lo spagnolo – credo che non ci siano dubbi, io non ho mai spinto un arbitro nella mia vita né mai lo farò, io non ho fatto niente. Accetto che in quel momento l’arbitro poteva anche mostrarmi il rosso, ma poi credo che non sia possibile scrivere quello che ha scritto, non è vicino alla realtà”.

MONTELLA. Concetti simili a quelli espressi dal tecnico Vincenzo Montella: “Io credo che al 90° siamo tutti un po’ stanchi – ha detto l’allenatore – e la percezione può essere sbagliata, però quando ce se ne accorge e si vedono le immagini penso che questo debba valere. Ci sta di avere una percezione sbagliata, l’importante è avere l’umiltà di ammetterlo”. “Stiamo vivendo un paradosso – ha proseguito Montella – io non ho mai protestato per una scelta tecnica errata di un arbitro, chiedo le cose privatamente all’arbitro: le posso chiedere? Basterebbe dire che è stato un errore e finisce lì. Comunque questo non deve diventare un alibi, noi dobbiamo pensare che tutti possano sbagliare, basterebbe dirlo”.

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ARBITRI. Alla fine della partita contro il Parma, ha raccontato poi Montella, “ho fatto un rimprovero alla squadra, dicendo che stiamo diventando antipatici perché protestiamo troppo in mezzo al campo. A volte abbiamo ragione, ma sbagliamo comunque. Stiamo vivendo un equivoco: non va bene se ogni volta sembra una guerra tra le parti, io credo che nasca tutto da un problema di comunicazione. Noi vogliamo essere amici degli arbitri”.

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