giovedì, 18 Aprile 2024
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“Tieniamo i toni bassi”

Prandelli convoca la stampa all'Artemio Franchi per chiedere a tutto l'ambiente di abbassare i tonii. I numeri dicono che ancora la Champions non è sicura. Il tecnico di Orzinuovi vuole mantenere alta la concentrazione all'interno dello spogliatoio.

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Prandelli, nonostante le ultime prestazioni convincenti della sua squadra, preferisce abbassare i toni. Lo ha fatto in conferenza stampa, dove ha chiesto a tutto l’ambiente di pensare alle cose concrete: “Vorrei concentrarmi su un concetto importante. Ormai conosco Firenze e ho l’impressione che la gente creda che abbiamo già raggiunto il nostro obbiettivo. Questa squadra in queste settimane, nonostante situazioni particolari, ha ribaltato ogni giudizio e per me questo è un problema. La squadra deve mantenere la giusta concentrazione e i tifosi devono capire che ancora non abbiamo ottenuto nulla e che domenica sarà una partita fondamentale. Spesso vengono dati troppi giudizi avventati ai giocatori”.

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I numeri dicono che ancora la Fiorentina non è in Champions. “Siamo matematicamente quinti e quindi un obiettivo l’abbiamo raggiunto. Ma io non sono tranquillo perchè il calcio è imprevedibile; voglio mantenere la tensione alta e ricordare a tutti che ancora non abbiamo ottenuto nulla, ci vuole poco per rovinare una stagione. Ho detto in tempi non sospetti che questa è una città che si autodistrugge. Io non vorrei che questa onda diventasse ingestibile, quindi bisogna abbassare i toni”.

Intanto oggi è previsto il comunicato ufficiale sulle condizioni di Adrian Mutu. “Ci auguriamo che dopo il controllo Adrian possa avere il via libera per iniziare il recupero con la squadra. In questi anni ha dimostrato non solo di assumersi le responsabilità ma anche di stringere i denti, specialmente quest’anno. Comunque non può andare assolutamente in panchina a Genova, per dieci giorni deve ancora lavorare. Senza di lui, comunque, abbiamo dovuto modificare lo sviluppo della fase offensiva. Quasi tutti i miei attaccanti hanno concluso la stagione con più di 10 gol. E’ importante avere gli attaccanti, ma anche avere giocatori che hanno la predisposizione per attaccare”.

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