sabato, 20 Aprile 2024
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Sconto sull’Imu 2020: taglio del 20 per cento per chi paga dal conto corrente

Un taglio del 20 per cento per chi sceglie il pagamento Rid con domiciliazione sul conto corrente: come funziona lo sconto Imu 2020

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Uno sconto sull’Imu 2020 fino al 20% per chi sceglie di pagarla con il sistema Rid, l’addebito domiciliato direttamente sul conto corrente. È l’ipotesi proposta da alcuni emendamenti al Decreto rilancio al vaglio della Commissione bilancio della Camera.

Imu 2020, sconto del 20 per cento per chi addebita su conto corrente

Secondo quanto previsto dall’emendamento, lo sconto sull’Imu con pagamenti Rid – il rapporto interbancario diretto – verrebbe adottato a discrezione dagli enti territoriali. I Comuni, con una delibera propria, potrebbero quindi decidere di applicare il taglio dell’Imu 2020 fino al 20 per cento per i cittadini che saldano l’imposta con domiciliazione bancaria. Un modo per premiare chi dà la garanzia di pagare.

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Che cos’è l’Imu

L’Imu, imposta municipale unica, è un’imposta comunale sul patrimonio immobiliare. In particolare, si paga sulle seconde case e sulle abitazioni principali di lusso. Si paga anche su fabbricati rurali, garage, cantine, terreni agricoli e altre pertinenze.

Secondo i dati del rapporto Imu 2020 della Uil, il gettito Imu vale 20,3 miliardi di euro all’anno. Un’imposta che riguarda una platea di circa 25 milioni di contribuenti. Il costo medio dell’Imu su una seconda casa in un capoluogo di provincia è di circa 1.070 euro, da pagare in due rate. L’Imu rappresenta una parte considerevole del gettito fiscale che sostiene le attività comunali.

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Imu, taglio del 20 per cento: quando sarà legge?

Lo sconto del 20 per cento sull’Imu 2020 è ancora all’analisi della Commissione bilancio. Slitta intanto l’approdo in aula del Decreto rilancio per la conversione in legge. Gli emendamenti saranno all’esame della commissione fino alle 20 di oggi, giovedì 2 luglio. Se i tempi saranno rispettati, è possibile che già da venerdì 3 luglio il testo arrivi alla Camera per la discussione. Poi passerà al Senato. È verosimile immaginare dunque che il Decreto rilancio non sarà convertito in legge prima di metà luglio.

Per approfondire: Decreto rilancio: quando la conversione in legge, i tempi e le novità.

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