Brutta partita per la Fiorentina contro un’Atalanta arrembante scesa al Franchi con l’obiettivo di vendicare l’eliminazione in Coppa Italia. Gli orobici ci riescono grazie alle reti di Zapata e Malinovskyi che ribaltano l’iniziale vantaggio di Chiesa. Erano 27 anni che l’Atalanta non vinceva a Firenze in campionato. La squadra di Gasperini stacca i giallorossi in classifica mentre i fiorentini non si rilanciano dopo la sconfitta, con polemiche, contro la Juventus. Iachini ritrova Castrovilli a centrocampo ma non può contare su Caceres sostituito da Igor. In avanti Chiesa e Cutrone poi sostituito da Vlahovic. Gasperini, senza De Roon, schiera in attacco l’ex Ilicic con Gomez e Zapata.
Primo Tempo
Atalanta che si fa apprezzare fin dai primi minuti di gioco. Al 10’ ci prova Ilicic che salta Benassi e scocca un tito che finisce di poco a lato. Bravo Dragowski al 12’ a parare il tiro di Castagne da distanza ravvicinata. Al 18’ il monologo atalantino prosegue col solito Ilicic che serve Castagne, il passaggio per Pasalic che tira di piatto sfiorando il palo. All’improvviso, al 32’ Palomino respinge in area, la sfera arriva a Chiesa che tira trovando l’angolino alla sinistra di Gollini per l’1-0 che sblocca il risultato. Al 42’ ci prova ancora l’Atalanta ma Pasalic tira addosso a Dragowski. Si va al riposo con i viola in vantaggio.
Secondo Tempo
Più cinical’Atalanta nella seconda frazione. Arriva al 49’ il pareggio degli ospiti, con Zapata che deve solo appoggiare in rete a porta sguarnita dopo la deviazione di Dragowski su cross di Gomez. E’ l’1-1. Al 62’ Vlahovic salta un difensore, tira di destro ma Gollini riesce a parare. Al 72’ Malinovskyi, da fuori area, conclude di sinistro con un tiro potente all’angolino che regala all’Atalanta la rimonta, i tre punti e il quarto posto solitario. La Fiorentina subito il vantaggio si spenge. Ci prova, in pieno recupero, Chiesa con un bel tiro che finisce di poco alto sopra la traversa.
L’allenatore
Scontento Beppe Iachini. “Sulla fase difensiva abbiamo commesso qualche sbavatura. Abbiamo commesso troppi errori nei passaggi, a differenza di quanto fatto a Milano e a Torino. Dovevamo uscire dalla prima pressione con più qualità. Abbiamo fatto nascere troppe palle gol. Questo, paradossalmente, ci capita più in casa che in trasferta. Ma abbiamo concesso poco contro una squadra qualitativa, su questo punto di vista siamo stati bravi, ci è mancata un po’ di qualità. Vanno lette meglio alcune situazioni, abbiamo sbagliato troppi passaggi a livello tecnico. Non ci dimentichiamo che in attacco abbiamo diversi giovani con margini di miglioramento. Sono venute meno le forze nell’accompagnare l’azione. Diventa importante legare la squadra. Abbiamo dato l’impressione di essere un po’ troppo bassi, questo per merito anche dell’Atalanta che pressa molto e ha tanta qualità. In questi casi – aggiunge l’allenatore viola – serve alzare la squadra con un palleggio di qualità. Dobbiamo lavorare sul palleggio, contro Napoli, Inter e Juventus siamo stati bravi. Forse in casa abbiamo più timore, devo capire perché. Il lavoro è l’unica medicina. Siamo stati sempre in partita e questo è stato sicuramente un merito”.