Trasferimento lampo. Abdelhamid Sabiri va in Arabia: il marocchino era stato acquistato dalla Fiorentina a gennaio, non ha giocato alcuna partita ufficiale con la maglia viola e adesso è stato ceduto in Arabia. La squadra è quella dell’Al-Fayha, la formula è invece un prestito oneroso con diritto di riscatto a tre milioni di euro.
Sabiri in Arabia: cosa è successo a Firenze
Sabiri va dunque in Arabia. Ma cosa è successo a Firenze? Il marocchino era stato acquistato durante l’ultima finestra di mercato invernale, approfittando della situazione economica non eccezionale della Sampdoria che in quei mesi rischiava concretamente il fallimento. Così è stato trovato l’accordo sulla base di due milioni di euro. L’altro accordo era quello di lasciare il giocatore in prestito per sei mesi a Genova. Sabiri è dunque arrivato a Firenze a luglio. Bastano due mesi per cambiare idea? Sì, se l’atteggiamento non è quello giusto.
La trasferta col Genoa e i malumori
Il malessere di Sabiri che va appunto in Arabia parte dalla prima partita ufficiale della Fiorentina. A Marassi si gioca Genoa-Fiorentina. Sabiri si scalda con la Fiorentina in vantaggio. Sembra possa entrare a minuti. E invece così non accade. Il marocchino non gradisce. A fine partita va da Italiano a chiedere spiegazioni, gli fa capire di voler più spazio. E Italiano non gradisce. Da quel momento lo ‘cancella’. Fuori a Vienna (ma la Fiorentina parlerà di un problema fisico), fuori col Lecce in casa, in panchina al Franchi col Rapid, fuori a San Siro. Fino all’addio e al trasferimento in Arabia. Col forte stupore di tutti i tifosi viola che si aspettavano ben altro dall’avventura di Sabiri con la Fiorentina: va detto che il marocchino aveva avuto già problemi di questo tipo sia ad Ascoli che a Genova, per cui non è proprio una novità.