Un mondo nascosto dietro poche pennellate, tracciate da Mao Jianhua su carta di riso fatta a mano: inchiostro nero su fondo bianco che crea paesaggi naturali, suggestive montagne, unendo pittura e filosofia, modernità e tecniche millenarie cinesi.
Fino al 30 novembre 2018 la sala della musica nel complesso monumentale di San Firenze ospita 25 opere del pittore, filosofo e poeta cinese, per la mostra “Mountains. Secret Harmony of the Earth”. L’esposizione è curata da Cristina Acidini ed è promossa dalla Fondazione Franco Zeffirelli, con il patrocinio del Comune di Firenze e del Consiglio Regionale della Toscana, con la collaborazione dell’Associazione culturale Acontemporaryart.
Le opere esposte
In mostra lavori di varie dimensioni, da piccoli fogli a maestosi rotoli, uno dei quali raggiunge gli 11 metri di larghezza. I visitatori sono accompagnati in un vero e proprio viaggio tra paesaggi naturali e montagne sacre per indagare l’armonia della terra e il suono primordiale dell’universo che nella tradizione cinese risuona attraverso l’antico strumento musicale guqin.
“La vera opera d’arte, non importa se pittura o scultura – spiega l’artista Mao Jianhua – deve essere un’espressione della libertà della vita. Dietro a ogni opera d’arte c’è un messaggio di armonia interiore e di senso di pace, che si trasmette all’osservatore. Ogni dipinto dispiega sulla carta la vita con la sua immagine, ritmo e colore”.
Le opere dell’artista arrivano a Firenze dopo il vernissage al Vittoriano di Roma. “I paesaggi montuosi di Mao Jianhua – dice Cristina Acidini – acquistano sfumature di personalità, che le rendono ispiratrici di situazioni emotive profondamente umane. Ci voleva un artista che fosse insieme poeta e filosofo, per restituire con i semplici media dell’antica tradizione cinese la sinfonia segreta della natura, che si fa intendere e si dischiude solo attraverso il percorso paziente della meditazione, fino a immedesimarsi col respiro profondo dell’universo”.
Chi è Mao Jianhua
Mao Jianhua è stato per molto tempo un imprenditore affermato a livello internazionale, ma ha cambiato la sua vita iniziando una ricerca dei fondamenti culturali e spirituali della tradizione cinese: dedito fin da giovanissimo all’arte della calligrafia, ha iniziato a dipingere 12 anni fa, partendo da uno studio approfondito dei “classici” di mille anni fa, le produzioni della pittura Shan shui (montagna-acqua), incentrata sulla raffigurazione del paesaggio.
Gli orari della mostra
La mostra di Mao Jianhua è visitabile fino al 30 novembre 2018, dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, con il biglietto di ingresso al Museo Zeffirelli.