Anche per quest’anno non sono rosee le previsioni per l’occupazione toscana secondo i dati dell’indagine previsionale Excelsior sul Sistema informativo per l’occupazione e la formazione realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro.
INDAGINE SULL’OCCUPAZIONE. Nel complesso, nel 2010, il bilancio occupazionale della Toscana resta negativo per 13mila unità, per un tasso di variazione di -1,7%: un dato meno pesante rispetto al -2,2% del 2009, quando il saldo fra entrate ed uscite programmate era pari a -16 mila unità.
IL SETTORE EDILIZIO. A livello settoriale la flessione più accentuata si registra nell’edilizia con una perdita complessiva di circa 2.700 unità, e nelle attività manifatturiere. Da segnalare che le attività del terziario tengono comunque meglio rispetto all’industria.
IL SETTORE INDUSTRIALE. Una riduzione dei posti di lavoro è prevista in tutti i comparti del settore industriale: le variazioni più negative riguardano il sistema moda, che registra una flessione del 3,2% pari ad una perdita di ben 2.400 unità. Nel terziario le maggiori difficoltà sono quelle delle imprese del turismo dove è prevista una contrazione del 2,5%, quasi 1.500 posti di lavoro.
A crescere, per un saldo netto di 420 dipendenti in più, sono i posti di lavoro disponibili nelle imprese private che operano nella sanità, servizi sociali e sanitari privati.
ESPERIENZA, LAVORO IN GRUPPO, AUTONOMIA. Capacità di lavorare in gruppo, in autonomia e capacità di risolvere problemi sono sempre più le competenze richieste dalle aziende ai fini di un’assunzione sia che si tratti delle figure high skill (dirigenti, profili con elevata specializzazione), sia che si tratti delle figure low-skill.
Dall’indagine Excelsior emerge l’importanza del “fattore esperienza”, tre assunzioni su cinque sono rivolte a personale con specifica esperienza professionale e/o nello stesso settore. L’età dei candidati risulta “non rilevante” nel 41,7% delle assunzioni.
Delle 58.000 assunzioni previste nel 2010 in Toscana il 22% ha un contratto a tempo indeterminato e quindi stabile, il 33% un contratto a tempo determinato, il 39% un contratto a carattere stagionale.
ASSUNZIONE DI LAUREATI. Nel 2010 sono previste 3.780 assunzioni di laureati (+22,4% rispetto al 2009), la maggior parte delle quali nelle imprese dei servizi (il 71,8%), accanto a questo dato cresce anche la domanda di lavoro di personale senza alcuna formazione specifica, che sale al 36,5% (era il 32,0% nel 2009).
Il titolo di studio più richiesto dalle imprese toscane resta il diploma di scuola superiore, che copre il 40,2% delle preferenze complessive.
CRESCONO GLI IMMIGRATI. In Toscana torna a crescere la quota di immigrati richiesta dal mercato del lavoro. Si tratta di una domanda potenziale di quasi 8 mila unità non stagionali per il 2010, pari al 22,2% delle entrate totali previste (nel 2009 era il 18,5%).