mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Dose errata di antistaminico. Bimba ricoverata a Prato

Domenica una madre cinese ha portato la figlia di 6 emsi all'ospedale in crisi epilettica per aver ingerito 3 cucchiai di antistaminico invece di 3 gocce. Un errore di traduzione alla base del dramma

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Una bambina cinese di sei mesi è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Prato. L’interprete ha tradotto male le indicazioni dei medici alla mamma della piccola, che ha dunque somministrato alla figlia 3 cucchiaini di antistaminico invece delle 3 gocce prescritte.

TRADUZIONE SBAGLIATA. I poliziotti accorsi hanno appreso che la donna si era già recata la sera di sabato all’ospedale di Prato, per la comparsa di alcuni puntini rossi sulla cute dalla figlia. La donna, che non parla la lingua italiana, si era avvalsa della traduzione di una sua connazionale, che si era prestata a farle da interprete per 20 euro.

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3 CUCCHIAI INVECE DI 3 GOCCE. I medici avevano prescritto di somministrare alla bambina tre gocce di un antistaminico di nome ‘Tinset’, che l’interprete ha tradotto alla madre in ”tre cucchiaini”, circa 40 volte la quantità prescritta.

CRISI EPILETTICA E RICOVERO. Domenica mattina la madre della bambina, dopo aver somministrato il farmaco, notando che la bambina non stava bene, l’ha riportata al Pronto Soccorso, dove la piccola è giunta verso mezzogiorno per una crisi epilettica.

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La bimba è stata subito ricoverata in Pediatria, in prognosi riservata, anche se oggi è stata dichiarata fuori pericolo. Sono in corso indagini per risalire all’improvvisata interprete.

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