LA FUGA. Due detenuti albanesi sono evasi ieri all’ora di pranzo dal carcere di Pisa scavalcando le mura di cinta con delle lenzuola annodate. I due sono potuti scappare, afferma il sindacato di Polizia penitenziaria, sfruttando la carenza di agenti sul muro di cinta, in quanto l’agente addetto al controllo del cortile passeggi aveva altri due cortili da presidiare, oltre ad un piano di sezione detentiva.
L’ACCUSA DEL SAPPE. “Che si tratti di evasione annunciata – spiega il sindacalista Donato Capece – lo dimostra il fatto che nel carcere di Pisa ci sono 458 detenuti contro una capienza di circa 250 posti, mentre gli agenti penitenziari sono carenti di 80 unità (pari al 31% dell’organico regolamentare)”.
“Da tempo – prosegue Capece– denunciamo le gravi criticità di Pisa, e nonostante le carenze di organico, sette agenti assegnati agli istituti della Toscana sono stati trasferiti all’ufficio di vigilanza del ministero della Giustizia. Sollecitiamo l’ispettorato a fare chiarezza in proposito”.
GRAVI CRITICITA’. Oltretutto l’allarme anti-scavalcamento non è funzionante da tempo. Questa e le altre “gravissime criticità” hanno fatto si che i due si dessero alla macchia. Il Sappe chiede addirittura il commissariamento del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) che ha comunque già aperto un’inchiesta interna sull’accaduto.