Il lieto fine non c’è stato.
FINALE AMARO. Ci aveva sperato tanto, Firenze, anche e soprattutto dopo quell’1-1 dell’andata, dopo quella magia di Supermario Gomez che aveva fatto capire che l’impresa non sarebbe stata poi così impossibile. Invece il terzo atto di Fiorentina-Juventus ha scritto un finale diverso, amaro per i colori viola.
A TESTA ALTA. La Fiorentina di Montella è stata eliminata dall’Europa League dalla Juventus, da una punizione di Pirlo appena i viola erano rimasti in 10. Troppo, anche per una squadra che non si è mai data per vinta e che esce dalla competizione con qualche rimpianto ma a testa orgogliosamente alta.
SORTEGGIO. Il sorteggio non era stato clemente per i viola, avevando messo sulla loro strada la Juventus campione d’Italia, eliminata clamorosamente nel girone della qualificazione della Champions League. Ma i viola ci hanno provato, perdendo di misura nell’arco dei 180 minuti.
LA PARTITA. Ieri il Franchi, come da previsioni, era stracolmo. La città si era fermata per la Partita con la P maiuscola, che aveva stravolto le abitudini di ogni giovedì, di ogni giorno feriale, dei fiorentini. Alle 19 tutti allo stadio, o a casa, o in qualche locale per non perdersi la sfida fin dal calcio d’inizio. Il finale lo conoscono tutti: il fallo al limite dell’area, l’espulsione, il gol.
NAPOLI. Ma tant’è. Firenze ringrazia lo stesso i giocatori viola e guarda avanti, che c’è uno sprint finale di campionato da affrontare e, soprattutto, una finale che attende i viola a maggio. Si riparte subito, domenica, dalla partita contro il Napoli. Proprio quel Napoli con cui i viola si giocheranno la Coppa Italia.