Muta, occhialini, e una barca che lo segue a distanza. Per il resto solo lui e il mare. 220 chilometri in solitaria sono tantissimi, ma il 31enne gigliese, già contattato dagli americani organizzatori di “Iron Man”, 3.800 metri a nuoto, 180 km in bicicletta e una maratona alle isole Hawaii il prossimo autunno, ha lanciato la sfida, e vuole portarla a termine.
220 CHILOMETRI E 7 ISOLE. Già campione di triathlon, negli anni passati ha attraversato il mondo in bicicletta e ha compiuto diverse traversate, anche se ben più corte di quella appena iniziata. Nuoterà da Giannutri a Gorgona, passando per Giglio, Montecristo, Pianosa, Elba e Capraia. La sfida è resa più difficile dalla decisione dell’atleta di non appoggiarsi a barche di supporto o boe galleggianti, e senza pause; solo poche ore di sonno durante la notte.
I RISCHI E LE POLEMICHE. Le difficoltà, oltre alla distanza ingente, saranno le meduse, per le quali si è allenato con una speciale ‘griglia’ da mettere sulla muta, e le forti correnti comuni in alcuni punti dell’arcipelago. Sorge anche una polemica di tipo ambientalista. Il suo arrivo a Montecristo infatti, non è visto di buon occhio, essendo un’isola protetta da severe leggi sugli approdi.
A seguirlo in questa sfida ci saranno un medico, un fisioterapista, commissari della feder-nuoto. Appena raggiunta un’isola sarà subito visitato, poi i massaggi, l’alimentazione ed il riposo.