ASSUNZIONI IN CALO. In Toscana gli ultimi tre mesi sono stati i peggiori: circa 68 mila le donne senza lavoro, assunzioni calate nei primi tre mesi 2010 del 3,9% (mentre quelle maschili sono cresciute del 7%). Ma il lavoro femminile è debole anche dal punto di vista qualitativo, le donne sono più precarie degli uomini e, quando lavorano, hanno in media qualifiche e stipendi inferiori.
E’ per colmare questo forte svantaggio che il patto condiviso dalle parti sociali e dalle istituzioni mette in cantiere una serie di iniziative. Alcune sono la prosecuzione di quelle già attivate, altre sono nuove, studiate per fronteggiare le novità del mercato del lavoro.
PATTO SOCIALE. Le misure vedranno concretamente la luce grazie alla declinazione a livello territoriale delle iniziative previste dal Patto regionale per l’occupazione femminile. Il Patto, sottoscritto da parti sociali e istituzioni toscane, è stato lanciato per la prima volta per il biennio 2008-2009 ed è stato riformulato adeguandolo alle nuove emergenze.
RISORSE. Alle risorse già previste per il biennio 2008-2009 – circa 6 milioni di contributi regionali cui si sommano i contributi di enti locali e privati – la Regione aggiunge, con il nuovo patto, ulteriori risorse per 2 milioni e 700 mila euro.