TRAPPOLE FLOP. Le gabbie-trappola con all’interno pezzi di cinghiale non sono bastati per ora ad acciuffare la belva. Così come le telecamere speciali, simili ad autovelox, che grazie alle fotocellule si attivano al passaggio dell’animale e ne documentano l’effettiva presenza e il passaggio. O meglio, dovrebbero farlo.
Ieri a dare la caccia (con l’ordine perentorio di lasciare in vita la tigre senza farle alcun male) erano circa in 60 tra Carabinieri, Forestale e volontari. Anche oggi l’Arma ha sul posto uomini alla ricerca del fuggitivo, anche se non più un piccolo esercito.
IL COMANDANTE DEI CARABINIERI. “L’area da controllare è enorme – ha spiegato il comandante dei Carabinieri di Pontassieve, capitano Simone Fabbri, che ha diretto le operazioni – i boschi dove è stata segnalato l’animale non si possono delimitare in quanto sono collegati a quelli del Casentino e della Romagna. Con tutta la confusione che è stata fatta può darsi che l’animale si sia allontanato verso altre destinazioni”.
Non si riesce ancora a capire poi da dove sia fuggito l’animale, non essendo giunte alle autorità denunce di scomparsa.