Il terremoto in Turchia ha portato a un immediato aiuto da parte della Toscana. Sono infatti partiti subito, dall’aeroporto di Pisa, i C-30 dell’aeronautica militare con a bordo vigili del fuoco e personale medico verso Gaziantep. In totale sono circa 40 gli addetti specialisti che sono partiti alla ricerca di dispersi sotto le macerie. È stata inoltre attivata la funzione sanitaria svolta dal sistema maxi emergenze della Regione Toscana: sono volati due medici e sette infermieri.
Gli aiuti della Toscana dopo il terremoto in Turchia
Il governatore della Toscana Eugenio Giani, dopo il terremoto in Turchia e Siria, ha subito dato il via libera, mettendo a disposizione personale e attrezzature per poter dare un contributo. Giani ha parlato di “immane tragedia”. Anche la città di Firenze è pronta a dare il proprio aiuto, come chiarito anche dal sindaco Dario Nardella: “Dolorose le immagini che arrivano dalle zone colpite dal terremoto – ha scritto su Twitter -. L’abbraccio di tutta Firenze giunga al popolo turco e a quello siriano in queste ore drammatiche. Siamo pronti ad aiutare”.
Le ricerche dei dispersi
Le unità della Toscana dopo il terremoto in Turchia hanno principalmente un obiettivo: cercare persone eventualmente sepolte sotto le macerie. Il contingente, composto dal personale del comando di Pisa guidato dal comandante provinciale Nicola Ciannelli ha attrezzature molto avanzate e un’autonomia logistica che, come dichiarato dal comando di Pisa, “permetterà di operare ininterrottamente per circa sei giorni”. In Turchia sono presenti anche quattro cani dell’unità cinofila provenienti da tutta la Toscana, adeguatamente formati. Qui la nota della Regione dopo la catastrofe che ha colpito Turchia e Siria: al momento il bilancio totale delle vittime, secondo i dati ufficiali, risulta essere salito a 4890 persone. Ci sarebbero ancora migliaia di persone intrappolate sotto le macerie, così come sono migliaia i feriti dopo il potente terremoto.