“E vai! Il Consiglio di Stato ci ha dato ragione: il mostro di via del Pratellino andrà giù! Un altro scheletro vuoto, abbandonato e brutto verrà distrutto. Dopo l’ex villa kasar sui lungarni, la pensilina alla stazione, l’ex scuola di viale guidoni, siamo al quarto atto. Prossima tappa: via Pietri.”
LA GIOIA DI RENZI. La gioia del Sindaco Renzi era visibile sul suo profilo di Facebook già stamattina, ma l’ufficialità è arrivata poco fa. La demolizione delle ex poste di via del Pratellino si farà. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso della proprietà, la società Berni, contro l’ordinanza del sindaco Matteo Renzi che disponeva l’abbattimento dell’edificio fatiscente.
LA DECISIONE DEL TAR. Una conferma di quanto aveva già deciso il Tar della Toscana che, il 29 luglio, aveva negato la sospensiva dell’atto predisposto dalla Direzione Urbanistica il 7 giugno. Il provvedimento dava alla proprietà 45 giorni di tempo per procedere alla demolizione a sue spese. In caso contrario il Comune sarebbe intervenuto direttamente, salvo poi addebitare i costi ai proprietari.
IL CONSIGLIO DI STATO. La procedura si era poi bloccata a causa del ricorso al Tar prima e al Consiglio di Stato poi. Fino a ieri, quando è stato depositato il pronunciamento dell’organo di secondo grado della giustizia amministrativa che ha nuovamente dato ragione all’Amministrazione comunale.
Quindi nell’ordinanza il Consiglio di Stato ha considerato che l’oggettiva condizione di degrado del prefabbricato costruito nel 1968 risulta lesiva del prestigio storico e culturale della città di Firenze), e sulla base di queste considerazioni hanno respinto il ricorso della proprietà.