Era la metà del luglio scorso quando l’amministrazione comunale annunciò la volontà di intitolare una piazza a Gastone Nencini, uno dei più grandi ciclisti italiani di sempre. Tutto bene? Non proprio, perché per l’iniziativa, pur lodevole, la scelta era ricaduta proprio su quello slargo in fondo a viale Giannotti, a Firenze sud, noto a tutti come piazza del Bandino. Abbastanza per scatenare il malumore dei fiorentini che abitano nel quartiere.
“L’ufficio della toponomastica cercava una piazza da intitolare a Gastone Nencini. Il triangolo che divide viale Giannotti da via di Ripoli, proprio davanti a piazza Bartali, era sembrata la risposta giusta”, racconta Lorenzo Andreaggi, consigliere di maggioranza del Quartiere 3 di Firenze che per primo si è messo di traverso alla decisione. “Quando in consiglio di Quartiere ho appreso la notizia, non potevo crederci. Ho semplicemente dato voce alla gente di Gavinana e al loro malcontento: per tutti quella è la piazza del borgo del Bandino”.
Firenze avrà una piazza del Bandino e una “rotonda Nencini”
Parte anche una petizione online che raccoglie in breve 400 firme, ma il dietrofront è immediato. Com’è potuto accadere? Il fatto è che quel lembo di strada un nome ufficiale riconosciuto dalla toponomastica cittadina non ce l’ha mai avuto. Se chiedi per strada per tutti è piazza del Bandino, anche agli atti ufficiali risulta come un proseguimento di via di Ripoli. L’incidente è stato allora l’occasione per risolvere due problemi in uno.
Al campione Nencini è stato deciso di intitolare la rotonda in viale Europa, all’altezza di largo Guido Novello. E piazza del Bandino vedrà finalmente riconosciuto il suo nome. “Appena appresa la notizia – continua Andreaggi – ho subito pensato di fare un post sul gruppo Facebook “Sei di Gavinana se…” in cui dicevo apertamente che non ero d’accordo con questa decisione. Non c’è stato un solo commento contrario, tutti hanno immediatamente appoggiato la scelta di chiamare la piazza del Bandino. È stato un tam tam inarrestabile. La vicesindaca Cristina Giachi ha quindi subito virato e oggi piazza Bandino c’è”.
Le origini del nome
Ma quali sono le origini storiche della piazza del Bandino? Lorenzo Andreaggi racconta: “Bisogna risalire fino al 1100 – dice – quando un signorotto, Bandino di Bencivenni Baroncelli arrivò in questa zona che non solo non aveva ancora nome, ma non era nemmeno stata bonificata. Qui costruì la prima casa-torre. Bandino veniva dal monte del Baroncelli, sulle colline di Bagno a Ripoli, così il nome del Bandino deriva dal capostipite della famiglia. La casa-torre divenne nel tempo una vera e propria casa di campagna all’inizio nota come Villa il Paradiso, poi subentrarono i figli che cambiarono il nome in suo onore e fu così che divenne Villa del Bandino. Da quel momento tutto il luogo prese il nome dal fondatore del Borgo”.