Sono tornati. Uno, Adrian Mutu, da uno stop di tre settimane per infortunio; l’altro, Alberto Gilardino, guarito dall’astinenza da gol. Lo hanno fatto insieme, nella sfida vinta con il Bologna. Il Fenomeno, chiamato anche Briliantul nella sua Romania, al suo rientro ha firmato la rete numero 100 e 101 in Italia. L’altro, a secco dalla partita giocata con il Catania del 14 dicembre scorso, si è sbloccato mettendo prima la ciliegina sulla torta dopo la doppietta del rumeno al Dall’Ara, poi ha confezionato la rete della vittoria nella sfida con la Lazio. Per non parlare delle tre perle regalate contro il Genoa a Marassi, che ha permesso alla formazione viola di conquistare un punto d’oro per la corsa al quarto posto. Questo dimostra ancora di più quanto Firenze, ma soprattutto la Fiorentina, siano Gilardino – Mutu dipendenti. I due insieme hanno segnato 25 reti in maglia viola, distaccando le altre coppie da sogno, Milito – Sculli e Kakà – Pato. Ma la nostra coppia d’oro è quella che splende davvero più di tutte? C’è di meglio sulla piazza? Quanti gol potranno fare insieme? Lo abbiamo chiesto a degli esperti del settore; a tre giornalisti che seguono da vicino le vicende della Fiorentina.
Matteo Dalla Vite (Gazzetta dello Sport): “Sono la miglior coppia del campionato. Hanno istinto, sono complementari. Hanno la capacità di sopperire alla giornata storta l’uno con l’altro. Soprattutto hanno la fortuna di conoscersi da tanto tempo e di stimarsi e questo li avvantaggia in assoluto, oltre che per la loro forza, rispetto alle altre coppie. Chi può rivaleggiarle? Assolutamente Pato e Kakà. Spero che facciano tanti gol, anche se per la conquista del quarto posto spero possano farli anche altri”.
Mario Tenerani (Il Giornale della Toscana): “Sono la coppia più bella di questo campionato. Hanno quel feeling che li rende ancora più forti di quello che sono. Penso che alla fine faranno 35 gol. Penso che gli unici che possano tenergli testa siano Kakà e Pato.”
Marco Conterio (Il Messaggero): “Sono indubbiamente una delle coppie meglio assortite non solo d’Italia ma, credo, di tutta Europa. Tecnica e astuzia, carattere e senso del gol, classe cristallina e voglia di riscatto. Caratteristiche che collimano e combaciano alla perfezione, se ovviamente accompagnate da una squadra che gira e li supporta a dovere. Per essere i più forti, i numeri uno davvero, probabilmente, necessitano di qualcosa in più sulla trequarti, del raccordo perfetto tra chi fa legna e chi, come loro, usa il fioretto. Amauri e Del Piero, forse, sono la coppia che in Italia li eguaglia al momento”.