giovedì, 28 Novembre 2024
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Corvino: “Sì alle clausole recissorie”

Il Direttore della Fiorentina, Pantaleo Corvino, si è presentato oggi in sala stampa per dichiarare di aver avuto l'ok dalla società e dei procuratori per attivare le clausole rescissorie. “Il mio pensiero di usare le clausole rescissorie è stato accontentato. Sia dalla società, dai giocatori e dai procuratori

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“Il mio pensiero di usare le clausole rescissorie è stato accontentato da società, giocatori e procuratori. In Italia bisogna cambiare, spero che questa nostra decisione possa condizionare anche le altre squadre. Il calcio italiano, visto anche come azienda, sta passando un brutto momento”.

Inutile parlare di mercato. Il budget della società è sempre di zero euro. “La società mi ha ribadito che sarà così. Quest’anno farò il ministro senza portafoglio. L’anno scorso a maggio avevamo preso già cinque giocatori. Quest’anno lavoreremo con la fantasia. Lavorerò fino all’ultimo giorno di mercato per cercare di migliorare la squadra”.

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Mercato fermo non solo in entrata, ma anche in uscita, a detta dello stesso Direttore: “Nessun giocatore è venuto da me per chiedermi di andare via. Non andremo sul mercato mettendo ai nostri giocatori il cartellino ‘vendesi’, abbiamo deciso di dare fiducia al gruppo che quest’anno ha ottenuto il quarto posto. Sarà improntato nel tenere i pezzi migliori. Sarà un anno da paura. Sarà difficile ripetersi. Temo soprattutto le voci dell’ambiente. Ho sentito dire che siamo più vicini al Milan senza Kakà. Bisogna guardarsi alle spalle, al Napoli, che ha già speso 35 milioni di euro”.

I famosi mister x e y (doveva essere Crespo), dunque, non sono mai esistiti. “Quella di Crespo era stata una bella idea. Qualcun altro ha avuto più presa di me sul giocatore. Col suo procuratore c’era stata una stretta di mano, ma il caso Vidic insegna che non bisogna mai dare niente di scontato anche se si mette nero su bianco. Comunque non porto nessun rancore verso di lui. L’altro giocatore non c’era, era stata presa per vera una battuta di Prandelli”.

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