Caso Montolivo. Il giocatore, classe 1985, quindi non più inseribile tra i giovanissimi, alterna buone (poche) prestazioni a tante deludenti. Ciò è accaduto nella prima parte di stagione, quando la giustificazione era che il centrocampista non aveva fatto la preparazione estiva a causa del suo impegno con la Nazionale Olimpica.
Da metà novembre a gennaio il suo periodo migliore, dove mette a segno gol e prestazioni da incorniciare. Periodo che si conclude dopo la partita con la Nazionale di Lippi contro il Brasile. Da quel momento, è tornato il Montolivo di inizio stagione, se non ancora peggio.
È giusto aspettarsi qualcosa in più dal (presunto) talento di Caravaggio, da quel giocatore che dovrebbe essere il perno di centrocampo, il leader, il capitano della Fiorentina del domani. Già del domani, perché del Montolivo di oggi la squadra se ne fa ben poco.
Nel pomeriggio, leggi e ascolta sul Reporter Viola le dichiarazioni di Gianluca Comotto.