Sotto l’acqua arriva un brutto pareggio tra Fiorentina e Parma. Gara condizionata dalle tante assenze. Montella deve rinunciare a Ribery, Caceres e Pezzella e torna al 4-3-3 con Boateng punta centrale e Chiesa-Ghezzal (all’esordio dal primo minuto) a supporto. Tridente atipico anche per il Parma di D’Aversa con Karamoh, Kulusevski e Gervinho e Cornelius in panchina.
Primo Tempo Fiorentina-Parma
Il Parma parte meglio e riesce a trovare molti spazi tra le file dei viola. Al 13’ è Gervinho a impensierire la difesa della Fiorentina ma Dragovski riesce a salvarsi superando l’attaccante in uscita. Tantissimi gli errori ed i palloni persi malamente dai giocatori viola che nel primo tempo non impensieriscono quasi mai gli emiliani. Ed è proprio Chiesa a perdere palla a centrocampo, al 39’ con Kucka abilissimo a lanciare Gervinho in contropiede. Tocco sotto e Parma in vantaggio. Al 42’, poco prima dell’intervallo, Ranieri crossa per Boateng che di testa manda la palla in alto.
Secondo Tempo Fiorentina-Parma
Più vivace la Fiorentina nella ripresa anche grazie all’ingresso di Vlahovic che sostituisce Ghezzal riproponendo il 3-5-2 con Chiesa a destra. Al 66’ è Castrovilli a segnare un il pareggio con un gol di testa su cross di Dalbert ripetendo la prodezza vista contro il Sassuolo. Dopo l’1-1 la Fiorentina cerca di chiudere la gara e, dopo 3 minuti, ci prova Vlahovic ma Sepe para. Al 72’ è sempre il giovane attaccante a riprovare il colpo importante ma mette la sfera alta, sopra la traversa. All’85’ esordisce Pedro e dopo un minuto è Pulgar ad impensierire il pacchetto arretrato ducale ma senza successo. Il punteggio non cambia e le squadre devono accontentarsi di muovere la classifica.
L’allenatore
Vincenzo Montella giustifica la prestazione dei viola. “Quando hai 5-6 under 23 in campo non è facile, tutti hanno dato un’ottima risposta e bisogna fargli i complimenti. La mentalità che stiamo acquisendo è quella giusta. Dopo il primo tempo dovevamo dare qualcosa in più e il gol ci ha dato la strigliata, ma nel secondo abbiamo riempito con più giocatori l’area. Abbiamo tirato 19 volte in porta, la squadra nel secondo tempo è stata più presente e – aggiunge l’allenatore viola – se fossimo stati più precisi potevamo raccogliere tre punti. Bene però in questa settimana dove abbiamo avuto impegni ravvicinati. Chiesa è un generoso, ha giocato con un po’ di influenza, a volta deve dialogare maggiormente con i compagni ma è uno che crea superiorità. Sono contento di quello che ha fatto, certo mi arrabbio per quella palla persa ma siamo noi che chiediamo ai giocatori di rischiare la giocata: diventerà un top player perché ascolta e ha voglia di migliorarsi, non dimentichiamoci che ha solo 22 anni”.