Da una parte un tifoso denunciato per minacce di morte, dall’altra le indagini per risalire a chi gestisce il falso profilo Facebook di Montolivo. Gli accertamenti della digos viaggiano anche sul web.
“DEVI MORIRE”. Tutto è partito da una serie di intimidazioni e ingiurie lasciate mercoledì scorso da un utente sul profilo Facebook del giocatore viola, risultato poi “tarocco”. “Devi morire”, “Solo morte traditore”: queste parole hanno fatto scattare le indagini d’ufficio, portando all’identificazione del tifoso. Si tratta di un fiorentino di 21 anni che dovrà rispondere di minacce aggravate e restare fuori dallo stadio per un anno (nei suoi confronti è stato deciso un daspo senza prescrizione).
IL FALSO MONTOLIVO. Dall’indagine è emerso però che il profilo Facebook in questione è falso: non è gestito direttamente da Montolivo, come confermato dallo stesso giocatore. La digos sta cercando ora di risalire alla persona che ha utilizzato online l’identità del calciatore. Come le minacce aggravate anche la sostituzione di persona è un reato per cui si può procedere d’ufficio, senza la segnalazione della parte offesa.