Una serata primaverile con la luna piena che faceva occhiolino sopra la Maratona, ha visto una solida Fiorentina soffrire fino al ’95 con un Palermo mai domo, nonostante fosse rimasto anche in dieci uomini.
Frey ha dovuto infatti sul finale fare ancora il fenomeno sulla stessa azione, prima intervenendo su un tiro insidioso da lontano di nano Miccoli poi sulla respinta, rispondendo al tapin a colpo sicuro di Bresciano.
Prima di quest’episodio tanta Fiorentina, di manovra, anche se Liverani non era in serata di grazia e con una traversa colpita da Mutu.
La Fiorentina ha macinato gioco, anche se l’impressione era di cercare di dosare l’energie, tant’è che lo splendido Montolivo di questi tempi è partito dalla panchina ed in campo c’è andato Kuz che non ha demeritato e l’uomo del match Donadel che purtroppo a Glasgow non potrà essere in campo in quanto squalificato.
Dietro fiducia a Martino e Pasqual sulle fasce e al Gambero e Ufo centrali, peccato che Ufo sia dovuto uscire molto presto per infortunio ed abbia lasciato posto a Dainelli che non aveva certo un cliente facile quell’Amauri, beccatissimo dal pubblico per il suo futuro da gobbo, che lo scorso anno lo fece nero.
L’ingresso a freddo di Dainelli ha infatti subito fatto venire i sudori freddi al Franchi… si è perso Jankovic che per un po’ non ci castiga, poco dopo il nostro vantaggio.
Il nostro vantaggio appunto, venuto nel primo tempo e meritatissimo dopo quel palo ed altre azioni degne di nota. Donadel da fuori area, recupera una ribattuta della difesa e spara un tiro pregevole nell’angolino basso dove Agliardi non può arrivare.
Nel secondo tempo la Fiorentina cerca il raddoppio e non ci riesce, il Palermo affronta il finale in dieci, ma paiono sempre in undici e si soffre fino alla fine, ma per fortuna i tre punti d’oro, anche vedendo come sono andati poi i match della domenica, si portano a casa.
Ora ne mancano quattro e sono sempre quattro i punti ci separano da Milan e Samp.
Le pagelle:
Frey: altri due miracoli, uno dietro l’altro che salvano il risultato, poi niente. Voto: 7,5
Jorgensen: sicuro nel ruolo come se avesse fatto questo da sempre. Voto: 7
Gamberini: preciso, sicuro e determinante: di testa e di piede. Amauri a volte passa anche dalle sue parti, ma con il Gambero soffre. Voto: 7
Ujfalusi: circa mezz’ora e basta. Poco per farsi notare, ma sufficineti per soffrire un po’ con quel diavolo di Amauri. Voto: s.v.
Dainelli: entra a freddo e si perde subito Jankovic che per un po’ non ci punisce. Poi migliora e si prende anche una zuccata in testa da Amauri, ma i crampi allo stomaco con lui in campo ci vengono sempre. Voto: 6
Pasqual: meglio nel secondo tempo che nel primo. Su quella fascia sembra l’unico a provarci almeno a buttarla nel mezzo, anche se spesso crossa fuori misura. Voto: 6
Kuzmanovic: lotta e sbuffa in avanti e indietro. All’inizio quasi poteva segnare, poi s’impegna a fare il lavoro sporco e lo fa anche elegantemente. Voto: 6,5
Liverani: i palermitani là nel mezzo sono più di lui e gli sono sempre addosso. Prova ad inventare e qualche volta ci riesce, ma non è la sua serata. Voto: 6,5
Montolivo: solo venti minuti, ma quando entra in campo si sente. Sa giocare palla, riprenderla e soprattutto nel finale è l’unico insieme a Mutu a capire di tener palla per far passare il tempo. Voto: 6,5
Donadel: è in giornata di grazia. Sarà la posizione in cui gioca, un po’ più avanti del solito, sarà che butta tutto dentro perché non ha da dosare l’energie per giovedì e sarà soprattutto per quel grande gol. Voto: 7,5
Santana: croce e delizia come sempre. Il duello che ingaggia con Balzaretti è una delle cose più belle della partita. Lo salta come un birillo un paio di volte (in un occasione ci sarebbe anche un mezzo rigore), da alcuni bei palloni e poi ne perde altri pericolosissimi… Voto: 6
Pazzini: una bella occasione all’inizio. Poi solito copione: spalle alla porta, fa alzare la squadra, difende e smista bene i palloni, ma lui di mestiere dovrebbe fare altro. Voto: 5,5
Vieri: entra e si mangia subito un gol clamoroso sulla respinta di una punizione deliziosa di Mutu, poi cammina malinconicamente in mezzo al campo e si segnala solo per un vaffa a Mutu. Voto: s.v.
Mutu: un quasi gol di testa, una bell’azione… Non è il suo giorno di grazia, ma c’è sempre. Voto: 6,5
Prandelli: cerca di dosare le energie dei suoi al meglio anche in vista della sfida di giovedì. Alla fine il risultato , come sempre, gli da ragione. Voto: 7