Pareggio amaro quello di ieri sera. La Fiorentina esce immeritatamente dalla Coppa Uefa. La prestazione perfetta non c’è stata, ma chi è sceso in campo, dal primo minuto, ha dimostrato carattere e voglia di vincere. Cosa che invece non è successa a chi è subentrato nel finale. Soprattutto ad Almiron. Troppo facile colpevolizzare il centrocampista viola, ma fatto sta che l’errore che ha scatenato il gol di Leonardo è stato suo.
E allora la palla passa a Prandelli. Era proprio necessario far rientrare dopo un lungo periodo di inattività due giocatori (anche Jorgensen) in una partita così importante? Evidentemente no. Ma chi meglio dell’allenatore conosce le condizioni dello spogliatoio? Non era più logico far entrare Gobbi? Domanda da un milione di dollari. “I cambi? Donadel era ammonito e arrancava e per questo l’ho sostituito. Franco era affaticato è ho dovuto toglierlo… Ci sono state tante situazioni importanti. Adesso dobbiamo ripartire in campionato, con la convinzione che si possa fare la gara anche in trasferta. Abbiamo giocato a testa alta contro tutti, anche contro squadre come Bayern e Lione che negli ultimi giorni hanno fatto grandi gare. La realtà è che tutti quelli che adesso giocano nella Fiorentina sembrano scarsi”. Questa la giustificazione di Prandelli.
Fatto sta che la Fiorentina, come Milan e Sampdoria è fuori dalla Coppa Uefa. Aspettando il ritorno di Champions League possiamo comunque delineare che il calcio italiano sta attraversando un momento di crisi non indifferente.