La riscossa non c’è stata. Almeno per quanto riguarda il risultato. Il 2 a 0 nerazzurro maturato grazie alla doppietta di Ibrahimovic fa balzare la Fiorentina al quinto posto, fuori dalla corsa Champions. I presupposti per la grande impresa c’erano e portavano il nome Gilardino e Mutu; quest’ultimo, non in gran serata, sbaglia due occasionissime davanti a Julio Cesar.
Partiamo dall’inizio. Prandelli schiera il centrocampo provato nel primo tempo della partitella di allenamento con la Lastrigiana, con Jorgensen vertice basso e Felipe Melo vertice alto. Parte meglio la Fiorentina grazie al contropiede inizializzato da Gilardino e finalizzato malamente da Mutu che, a due passi da Julio Cesar, spara addosso all’estremo difensore brasiliano. Gol sbagliato, gol subito. Ibra sfrutta un’indecisione di Frey e con un po’ di fortuna spedisce in rete la sfera che vale l’1 a 0. La Fiorentina, assai diversa da quella vista con il Palermo, reagisce ma non trova il gol due volte con Gilardino e poi con Jorgensen. Nella ripresa Mourinho toglie Chivu per Figo ma l’assetto tattico dei nerazzurri non cambia.
I secondi 45′ sono tutti viola. Ci provano Montolivo e ancora Mutu, ma il rumeno anziché servire Gilardino dentro l’area azzarda un tiro-cross che non nuoce la difesa nerazzurra. Prandelli inserisce Jovetic per Kuzmanovic, Donadel per Jorgensen e Bonazzoli per Montolivo nel tentativo di cambiare le sorti della sua squadra. Nei minuti finali la partita si innervosisce. Santon non viene espulso per un’entrata kamikaze su Comotto, Mourinho viene allontanato da Orsato per le eccessive proteste. Nei cinque minuti di recupero l’Inter punisce ancora la Fiorentina grazie a una super-punizione di Ibra a cui Frey può fare ben poco.
Finisce così, senza rimpianti ma con un’unica certezza: se la Fiorentina scenderà in campo con la stessa determinazione avuta stasera con l’Inter, il quarto posto è molto di più che alla portata di mano.